ANCHE LE PULCI RUGGISCONO A Marene (CN), dal 2 al 4 giugno, il primo Festival di Circo dei bambini, un circo cioè in cui sono finalmente loro ad essere protagonisti, e non spettatori.Signore e signori, ladies and gentlemen, mesdames et messieurs, senoritas i senores …(rullo di tamburi), ecco a voi…Così iniziano gran parte degli spettacoli circensi a cui siamo andati un po’ tutti da bambini, affascinati dalla magia di questo mondo così strano e bizzarro, fatto da personaggi incredibili e da animali capaci di cose straordinarie.Lo stesso mondo che troveremo a Marene, ai primi di giugno, se non fosse per una caratteristica del tutto innovativa e davvero unica nel suo genere in Italia: i protagonisti del circo, che ne animeranno lo spettacolo e daranno vita a numeri eccezionali e divertenti, non saranno adulti o giovani uomini, ma bambini, 60 bambini, che hanno frequentato tre scuole di circo create appositamente per loro, in zone geografiche anche non vicine tra loro: Marene, appunto, Vandoiles (BZ) e Merano.Ad ideare e ad organizzare questo evento sono due personaggi che di circo, in particolare circo di bambini, hanno fatto una ragione di vita: Giuseppe Porcu e Francesco Sgrò. Noi di Forkids abbiamo avuto la fortuna di conoscerli personalmente, perché, grazie alla loro esperienza in questo campo, da anni collaborano con il Comune di Brescia per i laboratori di Giocoleria organizzati dall’Ufficio Spettacoli e Manifestazioni, ritagliandosi almeno due settimane all’anno per venire nelle scuole elementari della città, per introdurre i giovanissimi all’arte circense, lasciando temporaneamente i mille altri “fronti” che li vedono impegnati in Piemonte.Ci racconta Giuseppe, impegnato nei giorni scorsi nell’allestimento di uno spettacolo con gli alunni della scuola primaria Boifava di Brescia, suoi allievi di vecchia data, per un convegno pediatrico di oncoematologia, che dopo un’esperienza di un anno intero passata con gli alunni e gli insegnanti della scuola elementare di Marene, lui e Francesco si sono resi conto che alcuni bambini avevano scoperto una vera passione per questo tipo di attività, e che avrebbero voluto fortemente continuarla anche dopo la scuola: ed ecco allora l’idea, insolita, ma stimolante, di aprire una scuola pomeridiana in cui i piccoli artisti in erba potessero trovare spazi, attrezzi e insegnanti che gli permettessero di coltivare la propria passione e di migliorare le proprie performances, affinando sempre più la tecnica e contemporaneamente imparando anche nuove forme di collaborazione e di socializzazione. «Quello che mi ha sempre attirato e convinto del circo – ci spiega infatti Giuseppe, – è il ventaglio di abilità e di attività che esso permette a ciascun “attore” di provare, dalla scenetta comica, con tutte le implicazioni teatrali e non, alle esibizioni di giocoleria, di equilibrismo, all’uso dei linguaggi non verbali e del corpo per esprimere sentimenti e situazioni, fino agli esercizi di acrobatica: una molteplicità di possibilità, in cui ognuno trova inevitabilmente la propria vocazione, e questo permette, nella maggioranza dei casi, l’eliminazione dell’agonismo, e una gratificazione per tutti e per ciascuno, diversamente da quanto può succedere nella scuola, per esempio, dove le competenze richieste sono, alla fine, le stesse per tutti».La scuola di circo di Marene funziona a pieno ritmo da tre anni ormai, arrivando ad avere ben 35 iscritti, che per una realtà come quella di questo piccolo paese sono davvero tanti; e soprattutto, i bambini che la frequentano hanno sviluppato capacità e tecniche da veri professionisti, rischiando di superare, come nella migliore delle tradizioni, i propri maestri.Ed ecco perciò che giunti al terzo anno di vita, Giuseppe e Francesco hanno sentito l’esigenza di rendere più visibile questa realtà così particolare, che ha pochi eguali nel resto d’Italia, se non appunto nelle altre due scuole protagoniste del festival. Ed è iniziata quindi l’avventura dell’organizzazione di questo evento, tutto all’insegna dei bambini: è un bambino l’autore della locandina del festival, Matteo, 8 anni, difficoltà a relazionarsi con il resto del mondo, ma abilissimo nel tenere in mano una matita, disegnando senza mai staccarla dal foglio, con un tratto unico, qualsiasi cosa gli venga chiesto. Ovviamente allievo della scuola di Giuseppe e Francesco.Lo stesso titolo dato al festival, è “a misura” di bambino: prendendo spunto da due animali tipici del circo, il leone (simbolo di forza e di selvatichezza), e la pulce (simbolo del lato comico e divertente del circo), si è voluto dare l’idea che anche i più piccoli, i più giovani (le pulci) possono ruggire e dimostrare la propria abilità e valenza: ecco quindi “Il ruggito delle pulci”, nella speranza che arrivi a farsi sentire il più lontano possibile, portando così la nascita di altre realtà simili in diverse parti del nostro paese. E ricordando comunque che, nella tradizione del circo contemporaneo, anche nel circo dei bambini gli animali veri non sono usati, nel rispetto della loro libertà.Il calendario del festival prevede tre giornate di spettacoli, all’aperto, nella piazza Sinaglia di Marene, con queste modalità:venerdì 2 giugno, ore 21.30: Scuola di Circo di Marenesabato 3 giugno, ore 21.30: spettacolo del Centro Disabili A.S.HA.S. e Mistral (adulti, questi sì, dai 19 ai 50 anni, ma con l’animo ancora bambino); ore 22.00: scuola Circomix di Vandoilesdomenica 4 giugno, ore 15: laboratori circensi ed esibizioni aperte al pubblico; ore 20.30: scuola “Animativa” di MeranoPresentazione del progetto del Centro Disabili A.S.HA.S, i cui membri stanno imparando a fare i “medicoclown” per entrare negli ospedali e nelle case di riposo per portare un sorriso sul volto di chi spesso è solo nella sofferenzaL’ingresso è gratuito.Signore e signori, ladies and gentlemen, mesdames et messieurs, senoritas i senores, accorrete, dunque e…buon divertimento!Per informazioni: Giuseppe 333-27.42.858, fumachenduma@yahoo.itA cura di Zirca30 maggio 2006