Autore: N.H. Senzai
Editore: Piemme
Illustrazioni:
Anno: 2014
Collana: Il Battello a Vapore
Prezzo di copertina: €16,00
Età di lettura: dai 10 anni
“Proprio una sera perfetta per fuggire, non c’è che dire” cosi inizia LA STRADA PER KABUL. Una storia vera, accaduta negli anni Settanta alla famiglia del marito di N.H. Senzai, l’autrice, ma che continua ad essere drammaticamente di attualità.
Fadi, un ragazzino di 11 anni , è in fuga con la sua famiglia dall’Afghanistan e dalla brutalità dei talebani. È notte quando iniziano il loro drammatico viaggio verso il confine con il Pakistan per cercare di raggiungere gli Stati Uniti. Stretti in un taxi di un amico, che sta rischiando la vita con loro, accanto a Fadi, c’è il papà Habib che dopo aver studiato negli Stati Uniti ottenendo il PhD in filosofia dell’agricoltura, quando ancora i bambini sono piccoli, è voluto ritornare nel suo paese per cercare di cambiarlo e renderlo migliore. Pallida e silenziosa la mamma Zafoona cerca invece di nascondere agli occhi dei figli la malattia che la sta distruggendo. E poi ci sono Noor, la sorella maggiore e la piccola Miriam di soli sei anni. Con loro solo due valige logore dentro le quali hanno stipato le poche cose che sono riusciti a salvare lasciando il villaggio. È quasi l’una di notte quando rannicchiaiti all’ombra di una casa per non essere scorti, mentre il cuore batte all’impazzata per la paura, sentono il rumore di un camion: hanno pagato ventimila dollari ai trafficanti di clandestini, tutti i risparmi della famiglia, per raggiungere Peshawar, la città al confine tra Afghanistan e Pakistan. Quel camion è la loro salvezza, la speranza di una nuova vita. Ma all’improvviso la notte si anima: decine di persone spuntano come funghi dai propri nascondigli, e tutte si affrettano a raggiungere il camion. La confusione scuote quella notte senza stelle. Fadi e la sua famiglia devono fare in fretta e riuscire a salire sul mezzo. E in quella concitazione di corpi che accade il dramma: la piccola Miriam rimane indietro cercando di raccogliere la sua bambola. Il camion non può aspettare. Tra voci e richiami la famiglia di Fadi cerca di ritrovarsi nella calca. Fadi, risponde al richiamo del padre, così la mamma e Noor poi l’agghiacciante verità: la piccola Miriam non ce l’ha fatta, è restata sola e piangente sulla strada di sabbia e pozzanghere. A nulla servono le preghiere per convincere l’autista a tornare indietro, una jeep dei talebani li sta inseguendo, devono scappare, correre, non si può tornare indietro.
Arrivano in Pakistan e riescono a raggiungere gli Stati Uniti, devono affrontare un vita tutta da costruire, una situazione già di per sè non facile a cui si aggiunge quella ferita che non smette di sanguinare.
Ricominciare a vivere in una realtà nuova e complessa non è facile, specie dopo l’11 settembre, quando lo scoppio della guerra rende più remote le speranze di ritrovare la sorellina. Per Fadi, che a undici anni si sente responsabile per aver perso la sorellina che era affidata a lui in quel terribile momento, guardare il mondo da dietro l’obiettivo di una macchina fotografica diventa l’unico modo per renderlo sopportabile.
Una scrittura piacevole e avvolgente, unita ad una trama forte, che racconta l’eterno conflitto in Afghanistan attraverso una storia di famiglia e gli occhi di un ragazzino di 11 anni.
LA STRADA DI KABUL, esce domani, 14 gennaio.