Silvia Roncaglia
16 febbraio 2005 di Redazione
Silvia Roncaglia

Chi non conosce Orco qua orco là oppure Orchi sottosopra? Dove Peonia Rosa, protagonista di queste storie, ha due curiose caratteristiche: una è il nome (Peonia infatti non è una bambina come tutti si potrebbero aspettare visto il nome delicato di fiore, ma un maschio) l’altra è che Peonia ha per padre un ex orco. Gli orchi infatti non esistono solo nelle fiabe ma anche nella realtà, dove però, combattuti dalla LAO (la Lega Anti Orchi), si sono ormai quasi estinti. Questa Lega Anti Orchi è una specie di associazione segreta che cattura gli orchi e poi li disintossica, perché non mangino più carne bambinesca, e li costringe a sposare umani normali. Poiché i sanguemisti non hanno più tendenze da orco, la razza orchina è andata estinguendosi. Ma qualche orco puro, sfuggito alla LAO, può ancora nascondersi da qualche parte… Questi due titoli (pubblicati da Feltrinelli) sono solo un esempio di un lunghissimo elenco di libri scritti da Silvia Roncaglia, (tra cui i recenti Greta che vola, pubblicato da Piemme, e La luna di Luca, proposto da San Paolo, entrambi nella foto) una delle nuove autrici italiane che sa regalare ai suoi lettori pagine divertenti, piene di ironia, in cui alla realtà quotidiana si mescolano il surreale ed il fantastico. Storie vicine ai bambini e che di quell’età ne conservano la freschezza, oltre che la straripante fantasia. Silvia Roncaglia ha insegnato per oltre quindici anni nella scuola elementare, ha diretto per sei anni la rivista Leggo leggo, collabora con compagnie teatrali, scrive drammaturgie e progetta letture animate. Apprezzata autrice di filastrocche e libri per bambini, ha ricevuto numerosi premi, tra cui una menzione d’onore al The White Ravens 2001 della Internationale Jugend Bibliothek (Munchen) e la menzione d’onore del premio “Grinzane Cavour 2001” per Ma che razza di razza è? già vincitore del Premio per l’Ambiente 1999 istituito da Legambiente. Come sei diventata scrittrice per ragazzi? Fin da piccola ho sempre avuto una passione per la lettura e per la scrittura e mi divertivo in gare di scrittura a quattro mani con un mio cuginetto. Quando poi sono diventata madre e insegnante elementare inventavo storie e filastrocche per i miei figli e per i bambini delle mie classi. Senz’altro nella scelta di scrivere proprio per i ragazzi c’è il feeling che con loro riesco a creare, mi piace incontrarli, conoscere i loro punti di vista. Mi sento molto vicina a loro perché sono rimasta un po’ bambina dentro, ho mantenuto la curiosità e lo stupore dell’infanzia e la passione di mescolare alla realtà il fantastico ed il surreale che sono il sale di molte mie storie. Come nasce un tuo libro? Ogni storia ha una genesi tutta sua. Quasi sempre l’idea nasce da uno spunto reale che poi viene rielaborato in modo fantastico. In altri casi il libro scaturisce da precise richieste degli editori. È stato così, ad esempio, per La luna di Luca. In quel caso mi era stato chiesto di affrontare il tema della nascita di un fratellino. Da quel punto di partenza la fantasia ha cominciato a lavorare andando ad arricchirsi di molti elementi della mia esperienza di madre. Con Peonia Rosa hai sperimentato per la prima volta la serie, quanti libri prevedi di scrivere? Proprio in questi giorni ho appena finito di scrivere il terzo episodio, Il morso dell’orco. Le avventure di Peonia hanno rappresentato, in effetti, la mia prima esperienza nel seriale. Quando ho scritto la prima storia ho avuto la netta sensazione che le avventure sul mondo degli orchi non potessero essere esaurite in un unico libro e che Peonia mi chiedesse di “continuare a vivere”. Ora però questo libro che ho appena terminato di scrivere sarà l’ultimo della serie. Che importanza dai all’ironia nei libri per ragazzi? L’ironia è un elemento molto importante, capace di rivelare il lato serio delle cose sciocche e viceversa il lato leggero delle cose serie. È un’importante prospettiva e chiave di lettura non facile da realizzare però, perché mentre la paura è un sentimento universale che scatena reazioni simili in tutti non così l’umorismo che presuppone anche un certo bagaglio di conoscenze, una vivace intelligenza. Ciò che diverte un lettore non è detto che faccia sorridere anche altri. Arriveranno presto in libreria tue nuove storie? Per la Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi di Bologna di aprile arriveranno La televisione prepotente, pubblicato da Interlinea, e una nuova ristampa di due miei racconti, ormai esauriti, per la collana LEGGOIO della Giunti dal titolo “Uffa, uffa!” Più avanti uscirà anche una nuova storia per la collana Parole per dirlo di San Paolo, questa volta dedicata al tema degli anziani. A cura di Laura Ogna 16 febbraio 2005 FOR KIDS Tutti i diritti riservati

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