C’era una volta la CASA DEL GHIROSVEGLIO in cui le camere per gli ospiti si chiamano Alice, Hansel & Gretel e Mirta. Coloratissime, fiabesche e a ridosso di una cioccolateria molto golosa.Gufi sornioni, lune e stelle, gnomi dalle guance paffute si sono dati appuntamento ad Apricale in Liguria, uno dei borghi medievali più belli d’Italia, nella CASA DEL GHIROSVEGLIO. Casa ricavata all’interno di una delle antiche torri del borgo e trasformata in un ambiente onirico, dove tronchi contorti convivono con murales coloratissimi. In effetti il colore è l’elemento fondamentale per Paola Bergamini, architetto d’interni, illustratrice di favole, inventrice di spettacoli per bambini e laboratori creativi. Apricale, nel fazzoletto di terra a cavallo fra Italia e Francia, è l’unico comune d’Italia ad avere ottenuto il certificato di Eccellenza, l’attestazione che riconosce l’attenzione al miglioramento continuo, attraverso un sistema di gestione integrato che riguarda qualità, ambiente e sicurezza. Di fatto qui le auto non possono entrare ma devono aspettare nei parcheggi fuori dal dedalo di vicoli acciottolati; non possono inquinare ciò che è sotto la protezione dei Beni Culturali, ciò che ha ottenuto la Bandiera Arancione del Touring e che regola ogni ristrutturazione secondo rigide regole in merito a materiali naturali.Risale al X secolo ed è sicuramente l’unico paese ad esibire un campanile con sopra una bicicletta, monito del concetto “per guadagnarti la bellezza devi salire”. Nel Ponente, a 273 mt d’altezza, Apricale non è adatto al turismo mordi e fuggi; le storie dei suoi carugi non sono impenetrabili se si ha curiosità e disponibilità. In genere è affollatissimo in agosto, quando la compagnia genovese del Teatro della Tosse presenta i suoi spettacoli, ma è più intrigante in primavera e in autunno; c’è sempre qualche bella mostra al Castello della Lucertola, in piazza, perché il sindaco ha fatto degli stimoli della cultura uno dei punti di forza di Apricale.Sedete una mezz’ora al GHIROGHIOTTO, cioccolateria adiacente al Ghirosveglio dove è impossibile non pensare a Juliet Binoche in Chocolat; quell’incantevole folletto che è Paola Bergamini vi preparerà torte fatte rigorosamente in casa, tisane, cioccolate, creme di yogurt (naturale, al caffè, ai cereali, alla frutta o col miele) e, in autunno, le caldarroste. E fatevi raccontare bene del Ghiro in barca, a bordo de La Cicia, un’imbarcazione di 14 metri con 12 posti (7 posti letto), naturalmente colorata secondo il suo personalissimo stile. La Cicia organizza uscite in mare della durata di un’intera giornata, con spuntino o cena a bordo; alternando il motore e le vele, naviga verso Gallinara, l’isola a forma di tartaruga che affiora tra Alassio e Albenga, passando davanti al Golfo di Laigueglia. Oppure esce al largo di Imperia per l’avvistamento di delfini e balene; o ancora punta verso la costa francese, verso Balzi Rossi, Mentone, Cap St Martin, Golfo di Villefranche, Nizza, Cannes e le isole Lerins.INDIRIZZOCasa del Ghirosveglio, V. Martiri della Libertà 46, Apricale, tel. 0184.208243. www.ghirosveglio.com Pernottare in doppia in una delle tre stanze (Alice, Hansel & Gretel e Mirta) con la prima colazione costa 40 euro a persona a notte.LABORATORI PER BAMBINIPer saperne di più in merito a favole a merenda, teatro di burattini, stage di danza, drammatizzazione, laboratori teatrali, percorsi di avvicinamento alla lettura, contattare Paola al Ghirosveglio oppure La Maison des Hirondelles, hirondelles@email.itCOME ARRIVAREIn auto: autostrada dei Fiori A10, Genova-Ventimiglia, uscita Bordighera. Imboccare la SS 1 Aurelia dirigendosi verso la Val Nervia. Sulla provinciale seguire Camporosso, Dolceacqua e, al bivio di Isolabona, svoltare per Apricale. In treno: a Ventimiglia arrivano treni da Genova, Nizza e Cuneo, in concomitanza dei quali partono gli autobus di linea per la Val Nervia. Tuttavia, data la conformazione del territorio, è meglio disporre di un mezzo proprio, auto o moto.In aereo: l’aeroporto più vicino è quello di Nizza, distante 55 km. Anche qui vale il consiglio auto o moto.A cura di Luisella Colomboottobre 2004