Autore: Tahar Ben Jelloun
Editore: Fabbri, 2003
Illustrazioni: Giovanni Manna
Anno: 2003
Collana:
Prezzo di copertina: €15
Età di lettura:
Dopo Il razzismo spiegato a mia figlia, il celebre scrittore marocchino, che ora vive in Francia, torna a parlare di culture e colori diversi della pelle ai nostri bambini con una fiaba d’autore.C’erano un volta un re e una regina tristi e sventuratii perchè non riuscivano ad esaudire un loro grande desiderio: avere un figlio. Dopo una lunghissima attesa, finalmente , nasce una bambina, Jawhara, il suo nome. Bella come una perla rara. Ma alla festa del battesimo il re e la regina dimenticano di invitare Kandisha, la fata cattiva. Le sette fate buone riescono solo ad attutire la violenza della maledizione che la fata getta sulla principessina. E così accade che per il maleficio lanciato su di lei a sedici anni Jawhara si punge con un fuso e si addormenta in un sonno centenario. Quando, molti e molti anni dopo, è risvegliata dal bacio del principe, si ritrova con la pelle nera: è il prezzo che ha pagato per mantenere intatta la propria giovinezza lungo cent’anni di sonno. La regina madre del giovane principe non apprezza l’idea di avere una nuora nera e cerca l’alleanza di una fata cattiva per eliminarla nei modi più crudeli.La celebre fiaba di Perrault è stata riscritta da Tahar Ben Jelloun, con un linguaggio semplice e di facile comprensione anche per i più piccoli, per parlare di razzismo ai bambini. Ma non solo. Nelle pagine, splendidamente illustrate da Giovanni Manna, si parla anche di pazienza, di gelosia e invidia e di amore.”Vivere – scrive infine Tahar Ben Jelloun – non può essere una favola così inverosimile.”