Pronto Soccorso e Beauty Case
12 novembre 2010 di Redazione
Pronto Soccorso e Beauty Case Autore: Stefano Benni
Editore: Orecchio Acerbo
Illustrazioni: Francesca Ghermandi
Anno: 2010
Collana: Racconti e Romanzi
Prezzo di copertina: €12,00
Età di lettura: da 11 anni

Esterno giorno. Un anonimo quartiere periferico di una grande città, Manolenza, entri che ce l’hai ed esci senza. Primo piano. Uno scooter truccato, la mitica Lambroturbo, duecentosettanta chilometri all’ora! Piani sequenza. Lui è Pronto Soccorso, l’artefice del bolide, al quale, per non essere indotto in tentazione, non ha neppure montato i freni. Ovvio che ogni giorno marchi visita in ospedale. Lei è Beauty Case, la più bella sciampista del quartiere, minuta ma tutta curve, che neanche  il Mugello ne ha tante. Per lei in molti hanno preso una sbandata. L’altro è Joe Blocchetto, l’inflessibile agente della Polstrada -“Dio sa ciò che fai ogni ora, io quanto fai all’ora”- famoso per aver multato un carro armato perché non aveva i cingoli di scorta. Nessuna dissolvenza, inevitabile lo scontro.

Una storia d’amore metropolitana, una vera e propria carambola dei sensi. Di mano naturalmente, perché quando l’amore t’investe, non c’è multa che tenga.  Un western urbano, una moderna “Sfida all’O.K. Corral”, nel quale a cantare non sono le colt, ma i tubi di scappamento.

Una sfida a tutta la segnaletica, a tutti i divieti. Tranne a uno, quello di svolta a destra. Una morale contro mano? Solo apparentemente. Piuttosto la denuncia della protervia e dell’ottusità del potere, contrapposta alla forza dell’amore capace di creare solidarietà e mutuo soccorso.

Sferzante, caustica, irriverente, come sempre la penna di Stefano Benni non si ferma ad alcuno stop, non rispetta i limiti. Li forza, va oltre, e nel paradosso del racconto svela l’assurdità del reale.

E come se non bastasse, ecco affiancarsi alla penna di Benni le matite, tutte colorate, di Francesca Ghermandi. Un’esplosione di forme e colori più forte del rombo della Lambroturbo.

L’autore Narrativa, poesia, giornalismo, saggistica, teatro, cinema, musica, Stefano Benni non si fa mancare nulla, nemmeno la pallastrada. Ironico, grottesco, surreale, gioca con la lingua e la scrittura, e con la realtà che lo circonda. Tra i suoi numerosi libri, tradotti in 26 paesi, a noi piace ricordare “Margherita dolcevita”, “La compagnia de i Celestini”, “I meravigliosi animali di Stranalandia”, “Il bar sotto il mare”, “Bar Sport” e “Bar Sport 2000” tutti editi da Feltrinelli. In fine, quel grande circo di indimenticabili creature che è “Pane e tempesta”. Nel catalogo di Orecchio acerbo, “La riparazione del nonno” -vincitore del Premio Andersen- llustrato da Spider (2006), e “Miss Galassia” illustrato da Luci Gutiérrez (2008).

L’illustratrice Bolognese come Benni, Francesca Ghermandi alle lezioni di architettura ben presto preferisce i corsi di fumetto del gruppo Valvoline e di Andrea Pazienza. Rapidamente le sue illustrazioni conquistano le pagine dei quotidiani e delle riviste, in Italia, in Europa, negli Stati Uniti. Anche le sue storie a fumetti conquistano le case editrici, e i suoi albi vengono tradotti in varie lingue. Fra i principali ricordiamo “Pasticca” e “Bang! Sei morto” (Einaudi). Nel catalogo di Orecchio acerbo, “Il racconto del lombrico” di Nino De Vita (2008), “Al solito posto” di Pina Varriale (2006) -finalista al premio Amelia Rosselli- e “L’ombra e altri racconti” di Hans Christian Andersen (libro collettivo, 2005).

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