Bambini nel Bosco di Beatrice Masini, tra i 12 finalisti del Premio Strega 2010 – 64a edizione.
“Bambini nel bosco” di Beatrice Masini, edito da Fanucci, è un libro che mantiene più di quello che promette. Si presenta come un romanzo per ragazzi, in effetti ne ha tutte le doti per quello che attiene alla limpidezza della scrittura e alla ricchezza della dimensione fantastica. Ma il tono della favola – sia pure d’una favola nera e apocalittica – si mescola con naturalezza all’apologo fantascientifico di stampo orwelliano, narrando la fuga verso il bosco dell’avventura da parte d’una banda di ragazzini sopravvissuti a un’imprecisata catastrofe, sotto l’occhio d’un Grande Fratello dapprima neutrale, poi complice e partecipe, con il quale il lettore è portato a identificarsi.
Hanno scritto:
“Costruito con raffinata maestria e narrato con profonda saggezza, Bambini nel bosco rammenta al lettore che la lettura è libertà, e che soltanto attraverso le parole si definiscono le cose e si possiede il mondo. In principio era il Verbo: con il ritrovamento della parola, Beatrice Masini costruisce un apologo poetico e originale, dove c’è posto anche per lo stupore e il dolore profondo della morte.”
La storia:
C’è un campo, la Base, dove crescono i bambini senza ricordi o memoria. Tra loro c’è un gruppo più vivace, composto da Hana, capo del Guscio, dura e metodica, Dudu, sempre attento e guardingo, Glor, grande e goffo, Cranach, il più lento di tutti, Orla, la più piccola, e infine ZeroSette, l’ultimo arrivato. C’è anche Tom, ma lui appare diverso: si perde in mille pensieri e a volte sente riaffiorare un Coccio, un frammento di vita passata. Un giorno convince i ragazzi a spingersi nel bosco per esplorare il mondo di fuori. Porta con sé un libro di fiabe appena ritrovato, che comincia a leggere ad alta voce suscitando emozioni e curiosità. Ma ben presto nel gruppo si alterneranno rivalità e gelosie, scoperte e amori: tutto seguito da lontano da Jonas, addetto al sistema di controllo del campo, che in realtà ha programmato una fuga. Così, quasi per incanto, quel libro e quella lettura doneranno a ognuno di loro un filo di speranza e gioia. Una storia sospesa in un limbo spaziale e temporale, poetica, dolente, che scava negli animi dei ragazzi, esplorandone i sentimenti.