Dopo “Il mio gatto è proprio matto”, Gilles Bachelet decide di raccontarci anche l’infanzia del suo (ingombrante) animale domestico. Raccontata in maniera surreale ed esilarante, la storia ricostruisce il passato di questo piccolo ospite, un poco ingombrante, che i piccoli lettori hanno avuto occasione di conoscere nel precedente albo. Si tratta di un elefante domestico che agli occhi del suo padrone tanto innamorato, altro non è che un dolcissimo e tenero… gatto! Il testo e le illustrazioni non si limitano a dire le stesse cose, ma interagiscono tra loro, si completano a vicenda e possono perfino contraddirsi. Esilarante, il gatto dell’autore è in realtà un elefante (con abitudini feline).A cura della Redazione
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