Non si tratta proprio di un’intervista. Eppure abbiamo scelto di dare questo spazio di primo piano alle parole di Lucia Vastano in cui racconta come è nato il suo ultimo libro LA MAGNIFICA FELICITÀ IMPERFETTA. Storia di un lanciacacca che incantò il mondo (Salani).
“La mia scoperta fisica dell’India avvenne che ancora ero un’adolescente e come rito di iniziazione ottenni il permesso di compiere un viaggio, tutta sola, dentro le favole della mia fanciullezza. Fin dal primo momento in cui misi piedi all’aeroporto di Delhi, allora una specie di gran bazar in cui si accampavano migliaia di persone, mi resi conto che quel Paese sarebbe stato, come nel libro di Conrad, la mia ‘linea d’ombra la quale avverte che anche la regione della prima giovinezza dev’essere lasciata alle spalle’.
Dopo quel viaggio, niente nella mia vita fu mai più come prima. Nessuno di noi può sapere dove arriverà, ma io so che sono partita proprio da lì, dall’India che mi ha fatto aprire gli occhi sulla complessità della vita, sulle sue ingiustizie, i suoi dolori, percorsi indispensabili per poi godere con appagamento e consapevolezza delle sue gioie, felicità, emozioni. Fu camminando per una caotica Chandni Chowk, all’inizio cercando inutilmente di schivare le asprezze della vita che mi si paravano davanti, che cominciai a ricercare un senso in ciò che facevo e a capire che non sempre le cose sono come ce le immaginiamo.
Da allora mi affascinano molto più le storie dei vinti, quelli di cui nessuno racconta mai le vicende nei libri o nei film, rispetto a quelle dei vincitori. Ho imparato che spesso le prime nascondono lezioni importanti e una grande umanità, mentre spesso le seconde celano soltanto truffe, furbizie o millantati crediti.
All’inizio quell’India così brutale che tentava di coprire con l’incenso e il profumo delle spezie il fetore della strada mi sembrò molto più brutta di quella che mi aveva descritto papà. Giudicai i suoi racconti edulcorati come un tranello in cui mi aveva buttato con grande cinismo. Lui mi aveva tradito. Ma poi, con il passare dei giorni, l’India divenne soltanto diversa, un mondo da scoprire al di là delle apparenze e delle mie aspettative. Un’avventura nel senso più puro della parola. Alla fine fu mia, completamente integrata con il mio io più profondo”.
Lucia Vastano
L’EVENTO: Lucia Vastano presenta il libro mercoledì 26 giugno alle ore 18.00 presso la Biblioteca di Parco Sempione, in Via Cervantes a Milano. Interviene Zap Mangusta