Autore: Hetty E. Verolme
Editore: Il Castoro
Illustrazioni:
Anno: 2012
Collana:
Prezzo di copertina: €
Età di lettura: da 11 anni
“Spero che il mio libro aiuterà i più giovani a capire com’erano trattati i bambini dai nazisti e a riconoscere le conseguenze del pregiudizio e dell’odio.
L’odio è terribile, è un veleno che ti corrode. Esiste l’odio ma esiste anche l’amore. Io preferisco essere dalla parte dell’amore” – Hetty E. Verolme.
Hetty ha dodici anni nel 1943 quando viene strappata ai genitori e imprigionata con i fratelli nella casa dei bambini del campo di Bergen-Belsen, lo stesso dove muore Anna Frank. Come Anna Frank, Hetty ha vissuto ad Amsterdam prima di essere presa prigioniera, ma il destino le dà un compito diverso. Personaggio straordinario e positivo, è lei a fare da mamma ai bambini del campo, è lei a moltiplicare i momenti di dolcezza, è lei a ripetere ai piccoli prigionieri che – anche nell’orrore – la vita è bella.
Un romanzo appassionante che ha il valore speciale della testimonianza diretta, delle storie “nascoste” dell’Olocausto che restano indelebili nella vita di chi le ha vissute e di chi le verrà a conoscere magari proprio attraverso le pagine di un libro. Con uno stile diretto e potente, HETTY racconta con semplicità e immediatezza la quotidianità dell’orrore e la capacità di resistere, percepite nei loro aspetti minimi, dall’esperienza e dallo sguardo di una dodicenne.
Alla fine i bambini di Belsen presenti nel libro, anche se non tutti, sopravvissero. Hetty racconta di un inatteso e straordinario dono di umanità che ha avuto luogo in un contesto disperato, inumano e senza vie d’uscita, un dono cui contribuirono diverse persone, tutte vividamente ritratte nel libro. L’ultimo capitolo ha quasi il valore di un documento storico: i momenti della liberazione, narrati da Hetty, sono passaggi toccanti, di grande emozione cui contribuisce anche la presenza di foto storiche che documentano alcuni passaggi chiave del racconto dell’autrice.
L’autrice: Hetty Verolme è nata in Belgio nel 1930. Sopravvissuta alla guerra e al campo di concentramento di Bergen-Belsen, nel 1954 emigra in Australia. Cameriera e autista di autobus, venditrice porta a porta, agente immobiliare, Hetty ha infine fatto carriera creando centri commerciali. E’ da sempre impegnata in attività di charity e incontra costantemente un pubblico di adulti e ragazzi, nelle scuole, librerie o festival per condividere la propria testimonianza di sopravvissuta all’Olocausto e il valore della Memoria.