Autore: Groovie Annie
Editore: EDT-Giralangolo
Illustrazioni:
Anno: 2011
Collana: Léon
Prezzo di copertina: €11,00
Età di lettura: da 6 anni
Torna nelle librerie Léon, il ciclope disegnato da Annie Groovie che ha conquistato un posto di spicco tra i canadesi più amati d’Italia, a fianco di Avril Lavigne e Jim Carrey. Due nuovi libri con le esilaranti acrobazie del simpatico ciclope, che si diverte come un matto a spiegare ai lettori le grandi curiosità della vita, e per farlo sceglie le strisce a fumetti: rapide e fulminanti come le sue teorie.
Dopo aver svelato i retroscena delle superstizioni, indagato i grandi misteri, insegnato le buone maniere e proposto soluzioni per aiutare il pianeta, ora tocca ai modi di dire e alle invenzioni passare sotto la lente di Léon: una sola basta e avanza per il suo enorme occhio furbo!
Cosa significa fare “un giro di parole”? E “avere paura della propria ombra”? Léon non si limita a spiegare perché diciamo così, ma interpreta a modo suo i modi di dire più comuni creando comici cortocircuiti linguistici tra il significato letterale e le diverse accezioni delle parole. Riuscite ad immaginare qualcuno che scoppia di gioia? O che va a sbattere contro un palo perché ha la testa completamente avvolta dalle nuvole? Ovviamente Léon può questo e molto altro: in Léon e gli strani modi di dire mette in campo tutta la sua abilità acrobatica, che da clownesca diventa qui linguistica.
Anche in Léon e le invenzioni il protagonista ha risposte per tutti tra il serio e il faceto, raccontando con immagini e testi come sono nati il puzzle o la pallacanestro, l’automobile o il post-it. Oggetti, passatempi, cibi: tutte idee rivoluzionare che hanno cambiato la nostra vita spesso in modo definitivo. Quando addentiamo un buon sandwich pensiamo che sia sempre esistito, e non che un giorno a qualcuno sia venuto in mente di inventarlo. E quando al supermercato spingiamo il carrello della spesa non immagineremmo mai che è nato da una sedia a rotelle, e che all’inizio nessuno si fidava ad utilizzarlo. Allora perché non saperne di più? Oltretutto con Léon si ride, per l’appunto, a crepapelle.