Doppiozero
17 giugno 2011 di Redazione
Doppiozero

Non è una casa editrice. O meglio, non come la si intende di solito: perché qui marketing e classifiche di vendita sono concetti sconosciuti. Ma non si tratta nemmeno di una biblioteca online, e dimenticatevi pure gli e-book del genere bestseller elettronico: zero, tabula rasa. E infatti è proprio questo lo spirito di doppiozero: insieme un progetto editoriale, un sito web, una rivista on line, una casa editrice di e-book, un archivio, un magazzino di idee e insieme un’ipotesi sul futuro; e soprattutto, una comunità di lettori e scrittori. Uno spazio di confronto del tutto nuovo: una fucina di intelligenza che produce contenuti non solo sulla base della vendibilità, ma del loro potenziale critico, mettendo insieme autori, studiosi, critici e intellettuali di pregio. Dove scovare libri e autori scomparsi, ma anche dossier su temi di attualità, rubriche, segnalazioni. Un vero laboratorio di idee, da diffondere attraverso lo strumento più democratico, il web.

Il progetto è strutturato in modo innovativo come una associazione non profit, composta da un gruppo di autori, editori, studiosi, critici e non solo che ha a cuore le sorti della cultura e dell’editoria. Un gruppo di lavoro, dunque, ma anche una redazione e un sito web. Questa è l’Associazione culturale doppiozero, una struttura trasparente e aperta all’adesione di chi condivide le sue idee e il suo programma. Il nocciolo è il sito internet www.doppiozero.com: un luogo virtuale – e gratuito – dove si può trovare davvero tutto ciò che ruota intorno al contemporaneo. È qui, infatti, che si costruiscono proposte editoriali, si raccolgono testi, si dà spazio ai singoli autori e si progettano opere collettive. Una sorta di biblioteca dove cercare testi e autori ormai introvabili. Ma anche un luogo vivo, di dibattito sull’attualità. Periodicamente, infatti, vengono proposti dossier, rubriche tenute da scrittori, intellettuali, saggisti, poeti, artisti. E poi antologie tematiche, segnalazioni, commenti. D’altronde, lo zero è la cifra del possibile, e il logo del sito lo sottolinea: c’è la perfezione del cerchio e le sue intersezioni. Interferenze e differenze.

L’idea di base parte da una constatazione: il libro si orienta sempre più verso la forma elettronica, meno costosa, più rapida nella diffusione, più facile da trasportare e da archiviare. Nel prossimo futuro, insomma, al libro tradizionale su carta si affiancherà il libro digitale, scaricabile da Internet. Ebbene, l’obiettivo è proprio questo: evitare che di questo cambiamento si avvantaggino soprattutto i grandi editori e i loro best seller, a scapito dei libri dedicati allo studio nei campi più diversi, che rischiano di restare confinati in quei magazzini del sapere che sono le grandi università o le istituzioni tradizionali sparse per il mondo. La parola d’ordine, dunque, è editoria di qualità: quella fatta di piccole tirature ma di testi fondamentali per la formazione individuale e per il sapere critico. Ecco perché una casa editrice non può più essere solo un’azienda, ma deve fare da luogo di confronto, mente collettiva. Una nuova forma di aggregazione.

Provocazioni, spunti, analisi graffianti: lo sguardo di doppiozero sulla realtà è un mosaico di punti di vista. E gli occhi sono quelli di grandi intellettuali italiani, che spaziano dall’arte alla scienza alla letteratura, ma sempre ancorati all’attualità. C’è Manuale di Marco Belpoliti; Specie di Spazi di Gianfranco Marrone; Core Machine di Carola Bonfili; Futura Memoria di Giorgio Boatti; Screen tests di Riccardo Venturi; Paesi di Franco Arminio; Fotoricordo di Elio Grazioli; L’inconscio ottico di Stefano Chiodi; Museofilia di Stefania Zuliani; Ritratti di Ferdinando Scianna; Uomini e lumache di Leonardo Sonnoli; A volte il mondo di Gabriele Picco; Quinlan di Andrea Cortellessa e molte altre. Tutte da leggere e commentare.

Il libro cambia, diventa volatile come il web. Ma non dimentica il passato. Internet, infatti, sarà sì l’epicentro dell’attività editoriale, facendo da raccoglitore di idee e proposte e nello stesso tempo da vetrina. Ma non sarà l’unica forma di diffusione del sapere: doppiozero, dunque, stamperà anche libri su carta, distribuiti in forma diretta per evitare le strettoie della diffusione libraria attuale. Libri, ma anche altri oggetti acquistabili sul sito, perché nell’epoca digitale l’attività editoriale torna alle sue origini in modo nuovo: con commenti a margine come nei manoscritti, immagini fisse e in movimento, glosse, antologie, commentari.

I protagonisti
Saggisti, editori, critici letterari, esperti di semiotica: gli animatori di doppiozero sono grandi intellettuali italiani, che spaziano in tutti i campi. A partire da Marco Belpoliti e Stefano Chiodi (direttori editoriali): il primo è saggista e docente di Sociologia della Letteratura all’Università di Bergamo e autore, tra gli altri, de Il corpo del capo (Guanda 2009), il secondo è critico d’arte e insegna Storia dell’arte contemporanea all’Università Roma Tre. E poi Claudio Bartocci, docente di Fisica matematica all’Università di Genova, che ha curato con Piergiorgio Odifreddi i volumi de La matematica; lo storico e giornalista Giorgio Boatti; Andrea Cortellessa, critico letterario e docente all’Università Roma Tre; il critico di arte Elio Grazioli, e Gianfranco Marrone, semiologo, docente all’Università di Palermo.

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