Serena Intilia
10 giugno 2011 di Redazione
Serena Intilia

Serena Intilia è nata a Roma nel 1975. Dopo il diploma di liceo Artistico Sperimentale, consegue la Laurea in Lettere, con indirizzo in Storia dell’Arte Contemporanea, frequenta corsi di pittura e la scuola estiva di Sarmede (con Svjetlan Junakovic), Macerata ( con Javier Zabalà), Roma (con Gek Tessaro), a Leon ( con Javier Zabalà e Pablo Amargo).

Svolge laboratori creativi, corsi di illustrazione e incontri con l’autore presso biblioteche, musei, istituti scolastici e in occasione di mostre temporanee, per bambini e adulti.

Dopo “Orso frigo”, edito da Anicia, Roma, 2007, pubblica con:

A B”, Artebambini ed., Bazzano, Bo. 2008,

Ho visto una pinna nel mare”, Anicia ed., Roma, 2009.

Il Viaggio”, Principi e Principi ed., Arezzo, 2011.

Dal 2003 partecipa a mostre e concorsi d’illustrazione nazionale e internazionale.

Come ti sei è avvicinata all’illustrazione per l’editoria per ragazzi?

Il primo corso di illustrazione che ho frequentato è stato con Svietlan Junakovic a Sarmede, ma non avevo ancora le idee chiare su cosa volesse dire fare un libro illustrato e poi, nel 2005 ho conosciuto Gek Tessaro che mi ha consolata su una panchina della fiera di Bologna, praticamente a pezzi pronta ad andarmene, dopo gli infiniti rifiuti dei vari editori. Ho frequentato un suo workshop di illustrazione a Roma e li è finalmente uscita fuori la mia prima vera immagine illustrata, quella che sarebbe diventata la copertina del mio primo libro per Anicia editore, “L’orso frigo“.

Cosa ti affascina delle possibilità offerte ad un illustratore che lavora per i giovani lettori?

Quando incontro i bambini per le presentazioni o per laboratori di illustrazione che conduco nelle scuole, la meraviglia che si può osservare nei loro volti quando mostro i libri, illustrati da me o da altri autori, la curiosità che li anima, le emozioni che riesco a cogliere in loro sono la cosa più importante.

Mi piace immaginare il volto dei bambini quando sfogliano e iniziano un viaggio diverso attraverso il libro illustrato, un oggetto prezioso da amare e con cui prendere confidenza sin da piccolissimi, un oggetto in grado di trasmettere infinite emozioni.

Quale è il libro che avresti voluto illustrare ma non hai avuto occasione di farlo?

E’ la prima volta che mi capita di  pensare a questa cosa… direi Cappuccetto Rosso, desidero disegnare un libro solo con questi tre colori, rosso, nero e bianco, dal forte valore simbolico. Oppure un libro  che illustri le storie meravigliose di Gianni Rodari.

Come è nato AB?

AB è nato durante un altro corso intensivo che ho frequentato a Macerata con Javier Zabala, stavo disegnando liberamente, schizzi, tecnica mista, inchiostri di china, senza un idea, puro esercizio e sono apparsi A e B. Javier li ha visti e ha commentato dicendo che erano nati due personaggi molto forti, per un futuro libro e cosi è stato!

Come si è sviluppato invece IN VIAGGIO, in cui hai curato le immagini sul testo di Antonio Ferrara?

Mi capita di non lavorare come di solito accade ad un illustratore, che viene chiamato dall’editore per illustrare un testo.

Sono sempre partita da un idea che ho sviluppato con le immagini,  creando  la mia personale sequenza,  poi arrivo ad un punto complicato, il testo, spesso gli editori mi chiedono di scriverlo, a quel punto arrivano incontri speciali come è successo con Antonio Ferrara, che ha visto qualche  immagine del progetto di libro e ascoltando le mie suggestioni  ha scritto questa intensa e bellissima storia di “In Viaggio“.

Sogni nel cassetto?

Partire per andare in Nepal, la Terra del Fuoco, al museo Guggenheim di New York, in Islanda per i suoi vulcani, riuscire a fare la torta al cioccolato compatto con il cioccolato fuso sopra che faceva un tempo la mia adorata nonna Adele. Pubblicare un libro con una casa editrice francese.

Prossimi progetti?

Ho terminato due progetti di libro, uno con testo di Antonio Ferrara e l’altro con testo di Teresa Sciacca, bibliotecaria di Catania, al suo esordio con il libro illustrato, ma non hanno ancora un titolo definitivo e sono in cerca di editore! Un altro progetto di libro che parla dei difetti dei volti in chiave ironica, di cui sono unico autore, è concluso da tempo. Per finire, un carnet di viaggio realizzato durante un viaggio in Iran che aspetta un editore giusto…

Il blog di Serena: www.serenaintilia.blogspot.com

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