Da Auschwitz ai giorni nostri: calcio e razzismo raccontati in un romanzo in occasione della Giornata della memoria 2011.
Carlo Carzan in Ti ricordi il calcio? (Sinnos, 12 euro) affronta i temi del razzismo, della solidarietà e della violenza nella storia del calcio e durante il periodo della Shoà.
Il razzismo negli stadi è uno degli elementi che sta spingendo il calcio nel baratro, ma è giusto anche andare indietro nel tempo per capire quanto la follia dell’uomo non risparmi nessuno.
Per far rinascere un calcio pulito è doveroso ricordare. Il calcio è sempre stato un grande strumento di comunicazione di massa, molti dittatori ne hanno fatto spesso un uso improprio e hanno cercato di appropriarsene in modo più o meno violento: Mussolini in Italia, Franco in Spagna, Ceausescu in Romania.
Nel periodo storico della Shoà calciatori, allenatori e tifosi ne hanno fatto le spese: storie perse nella memoria, di uomini come Arpad Weisz e Ernest Erbstein, due allenatori vittime di un destino comune a milioni di ebrei… Ma anche della Dinamo Kiev e della partita di calcio tra nazisti e una squadra di prigionieri ucraini…
Ti ricordi il calcio? è un libro che coglie la passione dei ragazzi per il calcio e, attraverso questa e un linguaggio a loro vicino, conduce a una riflessione più ampia su temi e valori importanti.
Il libro è ora anche una narrazione teatrale di Carlo Carzan, portata nelle scuole: il calcio e la Shoà raccontati ai ragazzi attraverso l’emozione di un gol, di una partita, di un campione.
www.sinnoseditrice.org e www.cosipergioco.it