Il suo primo libro per bambini è nato a poco a poco nel blog che da due anni segue sul sito del «Corriere della Sera» e dal titolo emblematico Il posto delle favole. A poco a poco, giorno dopo giorno, Andrea Salvatici si è reso conto che stava prendendo corpo un vero e proprio racconto, Jacob, il bambino di creta, nato da una suggestione e dall’innescarsi di una catena di pensieri e riflessioni:
«Ero in Israele, esattamente a Tel Aviv, durante lo Shabbat – racconto Andrea Salvatici – ero in un luogo pieno di bambini che festeggiavano felici e mi sono trovato a pensare: Cosa succederebbe se ora arrivassero i nazisti? Se accadesse la tragedia che a Roma ha colpito 1022 ebrei, fra cui 200 bambini, il 16 ottobre del 1943? Solo in 17 persone tornarono dai campi di concentramento e tra loro nessun bambino. Tutte queste cose insieme mi hanno fatto pensare a una storia che raccontasse i pensieri e le fantasie di tutti quei piccoli che non sono mai tornati dai campi di concentramento.»
Il libro è stato pubblicato in pochissimo tempo e quasi subito si è trasformato anche in altro: a partire dai laboratori di creata fino allo spettacolo a cui state lavorando.
«La storia è piaciuta ad Einaudi che in pochissimi mesi l’editore ha deciso di pubblicarla. Dopo il libro sono arrivate le richieste di presentazioni, momenti straordinari in cui incontravo e continuo ad incontrare i bambini. Insieme allo scambio di emozioni sulla storia quasi naturalmente è venuta la voglia di fare, così sono nati i laboratori in cui i piccoli lettori creano il loro bambino di creta o altri personaggi presenti nella fiaba.
In questi mesi stiamo lavorando alla realizzazione di uno spettacolo-concerto con la voce recitante di Roberto Citran in cui saranno proprio i bambini, con le loro realizzazioni di creta, a dare corpo alla scenografia dello spettacolo.
Il primo appuntamento sarà a Firenze all’Istituto degli Innocenti per lo spettacolo e nei laboratori Della Robbia per il corso di manipolazione della creata. Seguiranno altre tappe a Venezia, Bari per finire quindi a Roma il 16 ottobre del 2011 per ricordare quel terribile 16 ottobre del 1943. »
Dopo il successo di questa favola ci sono in cantiere altri racconti dedicati ai bambini?
«Sto lavorando ad un libro di filastrocche, Filastrocche da mangiare che prendono vita da alimenti come il sale, il pane o il prezzemolo. Ma un’altra fiaba a cui tengo molto ha come protagonista una Fata Spazzina che fa riflettere i bambini sul valore dei nostri beni ambientali, a partire dai Parchi nazionali. »
A cura di Laura Ogna