Autore:
Editore: Il Gioco di leggere
Illustrazioni:
Anno:
Collana: I classici moderni per bambini
Prezzo di copertina: €14,10
Età di lettura: Da 3 anni
L’ultimo albo illustrato de Il gioco di leggere Edizioni, a tema natalizio, si intitola Betta sa fare tutto (o quasi).
Betta è una bambina nata dalla fantasia di Astrid Lindgren, l’autrice di Pippi Calzelunghe, e come la sua più celebre “parente”, è forte, coraggiosa e indipendente.
Dopo aver imparato ad andare in bicicletta (in un precedente albo delle edizioni Il gioco di leggere, Betta sa andare in bicicletta, l’abbiamo vista alle prese con questo amato mezzo di trasporto), ora Betta, tre giorni prima di Natale, scommette coi fratellini di saper fare proprio tutto. La mamma le affida un incarico di responsabilità: gettare il sacco della spazzatura e – contemporaneamente! – portare il pandolce alla vicina di casa ammalata, la signora Bergman, il tutto senza dimenticare l’amato pupazzetto, il maialino Teddy.
Betta, per far prima, prende gli sci e prova a fare lo slalom, ma non le riesce molto bene, così, con sua grande disperazione, butterà via il pandolce insieme a Teddy e porterà il sacchetto della spazzatura alla signora ammalata! Ma tutto finirà bene, e Betta riuscirà persino a trovare un bellissimo albero di Natale, lasciando ai suoi piccoli lettori un messaggio positivo di amore, generosità e persino di modestia, visto che l’esperienza vissuta porta la bambina a riconoscere i suoi limiti: “Sì, so fare tutto” – dice Betta nella battuta finale del libro – “Tranne lo slalom!”
Inedita in Italia fino ad oggi, la favola vide la sua prima edizione in Svezia, nel 1977.
Astrid Lindgren ha venduto nel corso della sua lunga carriera 145 milioni di copie. Nel 1958 i suoi racconti le valsero il premio internazionale Hans Christian Andersen, considerato il Nobel della letteratura per l’infanzia.
Betta sa fare tutto (o quasi) è pubblicato con le illustrazioni originali di Ilon Wikland, l’artista estone rifugiata in Svezia nel 1944, che illustrò il maggior numero di libri della Lindgren, collaborando con lei fin dal 1953 e rappresentando, come ebbe spesso a dire, “il bambino dentro di noi”.