Autore: Jack London
Editore: Orecchio Acerbo
Illustrazioni: Fabian Negrin
Anno: 2010
Collana:
Prezzo di copertina: €25,00
Età di lettura: da 9 anni
E’ arrivato nelle librerie in una nuova versione illustrata dal grande Fabian Negrin, uno dei racconti più visionari di Jack London, L’ombra e il bagliore.
In un libro per ragazzi che si avvicina all’oggetto d’arte, Negrin propone cento invenzioni tra sofisticati giochi di trasparenze e opacità, carte speciali e pagine bucate, per spiegare l’invisibile.
Paul e Lloyd. Simili come due gocce d’acqua. Nell’aspetto e nel carattere. Belli, aitanti, intelligenti. Superbi. E perennemente in competizione tra loro. Nel gioco, nello studio, in amore. E nella ricerca. Non importa a chi per primo venne l’idea di diventare invisibile. Vi si gettarono entrambi a corpo morto, come sempre. E come sempre con lo scopo di aver ragione l’uno dell’altro. Eliminare le rifrazioni della luce era l’obiettivo di entrambi. Seguirono strade opposte. Lloyd quella del nero assoluto, Paul quella della trasparenza. Tutti e due raggiunsero lo scopo, e diventarono invisibili. Ma non riuscirono, Lloyd a eliminare l’ombra, Paul il bagliore. In un’ultima, definitiva, competizione furono l’ombra e il bagliore a cimentarsi. E a distruggersi reciprocamente.
L’autore: Jack London, nato a San Francisco nel 1876, è una delle più singolari e romanzesche figure della letteratura americana. Figlio illegittimo, allevato da una madre spiritista, da una nutrice nera e da un padre adottivo che passava da un fallimento all’altro, si fece precocemente adulto sui moli di Oakland e sulle acque della baia di San Francisco frequentando ladri e contrabbandieri. Nella sua giovinezza passò da un lavoro all’altro: cacciatore di foche, corrispondente di guerra, avventuriero nelle famose spedizioni in Canada alla ricerca del mitico oro del Klondìke. Cimentatosi ben presto anche con la scrittura, London riuscì a essere per circa un quinquennio scrittore tra i più famosi, prolifici, e meglio retribuiti che si ricordino, pubblicando in tutto circa quarantanove volumi. Il suo spirito era però perennemente insoddisfatto e ne sono testimonianza i continui problemi di alcool e gli eccessi che hanno contrassegnato la sua vita. Fra i suoi romanzi più noti “Il richiamo della foresta” (1903), “Zanna Bianca” (1906), “Martin Eden” (1909). Il suo stile narrativo rientra a pieno titolo nella corrente del realismo americano che, ispirandosi al naturalismo di Zola e alle teorie scientifiche di Darwin, privilegia i temi della lotta per la sopravvivenza e del passaggio dalla civiltà allo stato primitivo. Gli scritti di Jack London hanno avuto, e continuano ad avere, una diffusione enorme. Sulla sua morte non vi è una chiara e precisa cronaca: una delle ipotesi più accreditate è che, distrutto dall’alcool, sia morto suicida il 22 novembre 1916 a Glen Ellen, in California.
L’illustratore: Fabian Negrin vincitore della BIB Plaque 2009 alla Biennale di Illustrazione di Bratislava ha raccolto la sfida illustrando per la prima volta il racconto di Jack London. Tavole sovrapposte per raccontare l’identità nella diversità. Disegni su carta trasparente per rendere l’invisibile. Pagine bucate per far scomparire, progressivamente, l’immagine. Tutto in un frenetico alternarsi di chiari e di scuri che, pagina dopo pagina, si fanno sempre più luminosi, sempre più neri. Così neri da sfidare la vista più acuta…
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