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L’APPELLO DEGLI SCRITTORI: Più spazio alla letteratura per ragazzi sulla stampa italiana.Questo l’appello firmato da Janna Carioli, Luisa Mattia, Anna Pavignano, Roberto Piumini e molti altri scrittori, illustratori e appassionati.1200 persone hanno firmato una lettera aperta che chiede ai giornali di parlare abitualmente anche di libri per ragazzi e non solo di quelli per adulti. I bambini, stando alle statistiche, sono i lettori più numerosi e assidui e alla produzione per ragazzi si dedicano sempre più volentieri anche gli scrittori per adulti. Eppure, i giornali spesso la dimenticano, anche nelle pagine specializzate. Questa la denuncia contenuta nella lettera aperta ai direttori dei maggiori quotidiani italiani, promossa da una scrittrice e autrice televisiva per ragazzi, Janna Carioli, che sul sito www.editoriaragazzi.com in pochi giorni ha raccolto 1200 firme. E non sono solo di addetti ai lavori (scrittori, autori, illustratori, editori, insegnanti, librai, bibliotecari,) ma principalmente di papà, mamme, nonni, sacerdoti, animatori.Tra gli autori, hanno firmato la lettera Roberto Piumini, Lorenzo Mattotti, Licia Troisi, Nicoletta Costa, Massimo Carlotto, Chiara Rapaccini, Maria Laterza, che ricordano, tra l’altro, come all’estero l’attenzione per i libri per ragazzi sia assai più significativa: Non è un caso – si sottolinea nella lettera – che molti scrittori di libri per ragazzi siano trasversali al genere: basti citare Philiph Pullman, Carlo Lucarelli, Roberto Piumini, Eric-Emmanuel Schmidt, Bernardo Atxaga, Elvira Lindo, David Grossman, Amos Oz , Massimo Carlotto, per nominarne solo alcuni. Nel resto d’Europa, infatti, la letteratura per ragazzi è considerata letteratura tout-court: in Svezia Astrid Lindgren non è meno stimata di Henning Mankel, in Inghilterra la Rowling è un caso letterario e in Francia Il piccolo principe di Antoine Saint-ExupÇry è un classico. In Italia, invece, Gianni Rodari, (per fare l’esempio di un autore che gode di prestigio internazionale e i cui libri sono stati tradotti in 50 lingue), è ancora relegato a una posizione di retroguardia. Nella lettera gli autori e illustratori di libri per l’infanzia ricordano ai giornali almeno due buoni motivi per occuparsi del settore: la ricchezza della produzione e il mercato dei lettori. La produzione di libri per l’infanzia – spiegano – in questi anni è cresciuta in modo significativo: nel 1987 si pubblicavano 951 titoli all’anno, nel 2006 ne sono stati pubblicati 2.296 (Fonte Liber, Biblioteca Gianni Rodari di Campi Bisenzio). Questo significa 3,1 milioni di libri per bambini stampati e messi sul mercato con un fatturato di 129,5 milioni di euro. Per quel che riguarda il pubblico: In Italia ci sono 7.766.934 (fonte ISTAT) bambini e ragazzi che hanno meno di 14 anni pari, dunque, al 15% della popolazione. Intorno a essi ruotano una serie di adulti impegnati nella loro educazione: genitori, in primis, e poi nonni, zii, insegnanti, bibliotecari, educatori, librai, operatori del settore.A cura della Redazione11 aprile 2008FOR KIDSTutti i diritti riservatiFOR KIDS testata registrata presso il Tribunale di Milano N° registrazione 468 del 11/07/2006