SILVIA RONCAGLIA. Autrice dalla scrittura immaginifica in cui le parole fanno capriole intelligenti e curiose aprendo per il lettore percorsi divertenti e originali di lettura, Silvia Roncaglia è l’autrice, tra le altre cose, della trilogia uscita per Feltrinelli, Orco qua, orco là, Orchi sottosopra e l’ultimo Il morso dell’orco. Ma suo è anche il bellissimo Caro Johnny Depp. Diario di una teenager pazza d’amore pubblicato da Fanucci o il divertente Il lunedì scomparso proposto da Piemme ed il delicatissimo Facciamo che eravamo uscito nella bella collana Parole per dirlo edito da San Paolo.Abbiamo incontrato l’autrice di queste storie un po’ pazze, piene di umorismo e di giochi di parole, di tenerezza ma anche di profonde riflessioni, che hanno conquistato i giovani lettori e abbiamo chiesto di parlarci dei suoi libri.Non potevamo che partire dall’ultima storia della sua trilogia pubblicata per Feltrinelli, Il morso dell’orco.«Questo libro rappresenta l’ultimo divertente capitolo della trilogia degli orchi, dedicata ai bambini del secondo ciclo delle elementari. Come negli altri anche qui c’è sempre la dimensione umoristica, qui però arricchita da una nuova vena fatta non sono di suspance ma anche di paura. Ritornano i soliti personaggi a cui il lettore si è affezionato: lo psicologo Uno Pari, il grassissimo Luca Gagliardelli con l’amico Nico e la Lao con i suoi agenti segreti. Alle prese, questa volta, con una nuova minaccia che incombe: un ultimo orco sopravvissuto, e preannunciato da antiche profezie, può col suo morso trasformare in orchi le sue vittime e ripopolare così il mondo dell’antica razza degli orchi. La verità si scoprirà a poco a poco attraverso un susseguirsi di eventi misteriosi e tinti di noir.»Vacanza in costa poco è invece una brillante ed esilarante storia moderna che ha per protagonista la famiglia Aglietti che arrivando l’estate deve decidere dove andare in villeggiatura.«Vacanza in costa poco è un libro che racchiude una serie di divertenti giochi linguistici ma anche di mistero ed umorismo. Si tratta di un racconto, scritto a quattro mani con Sebastiano Ruiz Mignone, che cerca di raccontare qualcosa anche di questi nostri tempi. Così la famiglia Aglietti, che deve decidere dove andare in vacanza, passa in rassegna una serie di mete possibili. Costa Brava? Costa Rica? Costa Smeralda? No, troppo turistico, troppo semplice, ma soprattutto troppo caro: la meta sarà la sconosciuta Costa Poco. Le sorprese non mancano per Amedeo e Amelia, i figli dei signori Aglietti, che incontrano personaggi stravaganti come Max Delirio, Maria la Marea, Friz Dugongo e tanti altri, compresa una santa, Santa Pochina, e uno strano scienziato, il colonnello Patum Anchor de Laglass e vivranno una vacanza piena di misteri. Saranno proprio i due ragazzini insieme al colonnello Patum Anchor de Laglass a risolvere il fatale mistero della “Grande Folada”, l’oscuro fenomeno che minaccia la strana e insolita Costa Poco». Per la collana Parole per dirlo (San Paolo) è invece da poco uscito Facciamo che eravamo , una storia piena di delicatezza e poesia sulla vecchiaia e l’Alzhaimer.«Si tratta di una storia vista attraverso gli occhi e la poesia che hanno i bambini. Il piccolo protagonista, Paolino, è molto legato al nonno, una figura per lui molto importante con la quale condivide parole e giochi, anche quando la situazione si ribalta ed è il nonno che ha bisogno di essere accompagnato ed insieme giocano a “facciamo che eravamo”. La fiaba si intreccia sempre al racconto accompagnando questo ribaltamento dei ruoli, in una circolarità della storia.»Come nascono i suoi libri«Quando scrivo una storia ho in mente l’inizio e la fine e poi lo farcisco come un panino.Come avessi un meccanismo interiore, un “autore interno” che con una particolare alchimia e magia crea una struttura organica con un ritmo preciso. Quasi indipendente da una mia volontà razionale».A cura di Laura Ognafebbraio 2007FOR KIDSTutti i diritti riservatiFOR KIDS testata registrata presso il Tribunale di Milano N° registrazione 468 del 11/07/2006.