MILOUD. Cerone e naso rosso sono i suoi strumenti del mestiere e come palco ha scelto la strada, gli ospedali e gli orfanatrofi. Così è iniziata quindici anni fa l’avventura di Miloud il clown francese che da anni ha deciso di vivere accanto ai bambini delle fogne di Bucarest. Con l’aiuto di Handicap International, che inizialmente gli fornì un posto in cui dormire, cominciò ad organizzare spettacoli nelle strade. Fu questo il suo passaporto per il mondo nascosto dei bambini del paese che, affascinati dalla sua arte, lo introdussero nel loro piccolo universo fatto di stenti e sofferenze. ?Grazie a loro Miloud conobbe la realtà degli orfani romeni, sfuggiti alle famiglie e agli orfanotrofi e rifugiatisi nelle fogne di Bucarest. Costretti a prostituirsi e a rubare per tirare avanti. I panni da clown e l’incantesimo dei suoi giochi hanno fatto un piccolo miracolo. «I bambini di strada sono stati il mio migliore pubblico» dice Miloud, ospite al Festivaletteratura di Mantova «venivano a curiosare a vedere gli spettacoli, si avvicinavano, frugavano nella mia borsa per scoprire cosa si nascondeva». Per i bambini senza un passato e senza un futuro, abbandonati dalle famiglie, fuggiti dagli orfanatrofi, il giovane clown è diventato da subito un riferimento. Nel ’96, Miloud ha dato vita all’associazione Parada. ?Questa nasce con l’obiettivo di inglobare i ragazzi emarginati in una comunità dotata di rigide regole da rispettare per poter godere dei benefici di una vita normale: la possibilità di essere accolti in case famiglia, di ottenere una borsa di studio, di essere inseriti nel mercato del lavoro. Miloud ha insegnato loro il suo mestiere ed oggi si esibiscono in tutte le città d’Europa. «Quando ho conosciuto Miloud – racconta Corina, una delle ragazzine della Compagnia, nel libro di Alberto Rivaroli, Buongiorno, buonasera, ti voglio bene (Fabbri, 9,50 euro) – credevo che la cosa più importante fosse riconquistare una vita normale. Mi sbagliavo, ma l’ho capito solo qualche anno dopo; la cosa che veramente conta, la più difficile, è vivere normalmente senza stupirsene. Dormire in un letto, mangiare in un piatto, avere un bagno per lavarsi: solo quando tutto questo ti sembra naturale, puoi davvero ripartire.»?In contemporanea con Buongiorno, buonasera, ti voglio bene è appena stato pubblicato anche Randagidi Paola Mordiglia, un libro testimonianza che con sensibilità racconta la storia dell’incontro tra Miloud e i ragazzi di Bucarest.Quest’anno la fondazione Parade da lei fondata per aiutare i ragazzi di strada di Bucarest compie dieci anni, qual è il lavoro che è riuscita a svolgere?«La Fondazione è nata con l’intento di far passare questi ragazzi dal freddo dei tombini al calore di una vera casa, e dunque dall’emarginazione estrema ad una vita dignitosa. Grazie all’aiuto di molti amici, a tanti educatori, medici e insegnanti, molti ragazzi hanno imparato l’arte circense e ne hanno fatto la loro professione. Dal 1996 ad oggi 3.500 ragazzi hanno frequentato il centro formativo di Parada; attualmente sono 350 quelli che hanno partecipano alle tournée in giro per l’Europa, in Francia, in Italia, Germania e in qualunque luogo del mondo ci porti l’arte.»Perché proprio il circo?«Fellini diceva “dobbiamo svegliare il clown che c’è in noi”. Essere un pagliaccio mi ha insegnato che la risata è gratuita, che il disagio del clown buffo e maldestro conforta il disagio degli altri. Il clown rompe gli schemi e le convenzioni superando ogni barriera. Attraverso lo scherzo e il riso si riesce a fare passare una comunicazione intensa, in cui sta dentro tutto: il riso e il pianto, la fantasia e la brutalità, il sogno e la realtà. Fa capire alla gente che questi ragazzi, con alle spalle storie drammatiche e dolorose, sono capaci di ridere e di riderne perché da quella realtà vogliono uscire. Da sempre, in fondo, l’arte circense è lo scrigno di una particolare magia che riflette la malinconia e la gioia insieme, l’amarezza e la voglia di riscatto.»Quali sono i progetti per l’immediato futuro?«Sta nascendo proprio ora un nuovo progetto, la Compagnia della Luna, in cui i ragazzi che hanno scelto di vivere professionalmente il circo saranno accompagnati da professionisti dell’arte circense. Inoltre da pochi mesi è nata Parade Italia che accanto a Parade Bucarest e Francia vuole essere un punto di sensibilizzazione, di scambio socio-culturale, di interscambio di esperienze per creare nuove opportunità. Il 2 novembre parte da Pesaro la tournée italiana dei Ragazzi di Bucarest, che toccherà le città di Senigallia, Campobasso, Viterbo e Prato. L’obiettivo è che la gente non smetta di ricordare quanto accade a centinaia e centinaia di bambini abbandonati dallo stato. Una società che ha paura dei propri bambini e che non sa prendersene cura è una società che non ha futuro. Questo non solo in Romania.»Per chi vuole sostenere Parada e le attività di Miloud c’è il sito www.parada.itInoltre Parada sarà presente in diversi Mercatini Natalizi, ecco il calendario:3 Dicembre – Besana (MI)8 Dicembre – Bernareggio (MI)9 Dicembre – Barzio (LC)10 Dicembre – Correzzana (MI)16 Dicembre – Lesmo (MI)17 Dicembre – Carugate (MI)A cura di Laura Ognadicembre 2005FOR KIDSTutti i diritti riservatiFOR KIDS testata registrata presso il Tribunale di Milano N° registrazione 468 del 11/07/2006