Fulvia degl’Innocenti
1 ottobre 2004 di Redazione
Fulvia degl’Innocenti

Giornalista, scrittrice, mamma di due bambini, di cui uno di pochi mesi, e ora anche responsabile di una nuova collana di libri per ragazzi Fulvia degl’Innocenti è tutto questo. Un tornado di energia e idee che si concretizzano in mille attività ed uno scoppiettante caleidoscopio di storie, filastrocche e racconti dedicati ai giovani lettori escono dalla sua penna. Già perché lei per una misteriosa e segreta alchimia ricorre ancora a carta e penna per scrivere i libri, mentre per tutto i resto (escluse le note della spesa) – ci ha precisato – lo strumento unico e insostituibile è il computer. L’abbiamo incontrata a Milano, dove vive con la sua famiglia. Ecco l’intervista concessa a www.forkids.it Il tuo primo libro per ragazzi è stato La danza delle carote, come sei arrivata alla letteratura per ragazzi e come è nato in particolare quel racconto? Ho sempre amato scrivere storie, ma tra studi, concorsi, lavoro non avevo mai avuto il tempo di confezionare un romanzo da tenere nel cassetto. L’occasione per verificare se, oltre a immaginarle, le storie sapevo anche scriverle arrivò nel 1997: lavoravo, come faccio tuttora, come giornalista al settimanale per ragazzi il Giornalino e tra i collaboratori c’era anche Lodovica Cima, che aveva appena ricevuto l’incarico di dirigere una collana di narrativa per Bruno Mondadori, la Giostra di carta. «Vuoi provare a scrivere un romanzo per ragazzi?» Potevo rifiutare la sfida? La storia nacque il quel momento, e l’ispirazione la trovai, come mi è accaduto spesso anche in seguito, nella sfera della mia famiglia. Toccò a mio fratello, molto più giovane di me, il compito di essere trasformato in un personaggio; Marco, il bambino che odia frutta e verdura e che viene coinvolto da sette carote danzanti in una missione impossibile: salvare il regno vegetale dalla minaccia di estinzione per mano di scienziati senza scrupoli… Come è nato invece il libro appena pubblicato da Editoriale Scienza Fantastiche bolle di Sapone? Sempre per il mio lavoro di giornalista sono andata al Museo della scienza e della tecnica di Milano per assistere a un laboratorio di bolle di sapone e farne un articolo. Sono rimasta incantata da tutto ciò che si nasconde dentro una bolla, modello matematico per eccellenza, ma anche infinita magia per i bambini. Perché non farne un libro, mi sono detta? L’ho quindi proposto all’Editoriale scienza che stava pensando da tempo a realizzare qualcosa su questo argomento… A quale dei tuoi libri sei più legata? E perché? Si tratta dell’Omino nero, una fiaba che ho scritto tanti anni fa, ma che molti editori, pur apprezzandola, hanno rifiutato perché toccava un argomento troppo scottante: la violenza in famiglia. Ma io ho sempre creduto che fosse una bellissima storia, e non mi sono scoraggiata di fronte a tanti no: e finalmente a breve sarà pubblicata con le illustrazioni di Sandra Bersanetti nella collana Parole per dirlo delle Edizioni San Paolo. A breve debutterà anche una nuova collana da te diretta: raccontaci la filosofia di questa nuova proposta. La collana si chiama Il Parco delle storie, e segnerà il ritorno delle Edizioni Paoline alla narrativa per bambini e ragazzi. L’idea è quella di raccontare storie divertenti, avventurose, ma che siano portatrici di valori, spunti di riflessione. Ho immaginato il mondo della lettura come un parco giochi, dove i bambini, attraverso le storie crescono divertendosi: a ogni fascia di età corrisponde un gioco, dalla giostra per i più piccoli, alla mongolfiera per i preadolescenti. Si parte con otto titoli e tra i temi affrontati c’è l’accettazione della diversità, i bambini soldato, la convivenza tra i popoli… Mamma, giornalista, scrittrice come riesci a conciliare questi ruoli e a trovare tempo per tutto? Ho un carburante inestinguibile, la passione: per i bambini (i miei, Angelo e Valentino, ma anche per tutti quelli che incontro e che immagino leggeranno le mie storie) , per la scrittura, per le persone che devo continuamente contattare. Anche quando sono sopraffatta dagli impegni, se si profila un nuovo progetto, una nuova storia, il motore si ricarica, e il tempo, come per magia, si riorganizza. Tra scrivere filastrocche o racconti, cosa ti diverte di più? Ciò che mi ha più divertito è stato scrivere alcune canzoni per bambini: e in genere giocare con le rime dà molta soddisfazione: è un po’ come dare un tocco di musica, di ritmo, alle parole. Presto sarà in arrivo un tuo nuovo racconto Martina e coccodrillo. Puoi anticiparci brevemente la storia? La Martina del titolo è la mia adorata nipotina e in questo breve racconto ci sono anch’io nei panni proprio di una zia giocherellona e un po’ magica che disegna un grande coccodrillo di carta che poi si animerà e che i piccoli lettori potranno loro stessi divertirsi a costruire.” E per chi ha già conosciuto Fulvia degl’Innocenti leggendo le sue storie “di paura” e mistero come La gemellla fantasma e Il fantasma della rocca anticipiamo che sarà presto in uscita anche Lo strano caso del cavallo a dondolo pubblicato da Bradipolibri di Torino, un horror “leggero” e divertente per bambini di 8-9 anni. A cura della redazione di For Kids .

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