MOONY WITCHER. Continuano i viaggi sulle ali della fantasia con la piccola filosofa-alchimista Nina, la bambina della Sesta Luna nata dalla fantasia di Moony Witcher. Il terzo libro della serie è, infatti, appena arrivato in libreria e si intitola: Nina e la maledizione del Serpente Piumato (Giunti, 11, 90 euro). Nel nuovo romanzo la piccola veneziana si trova a fronteggiare gli scontri sempre più frequenti fra Bene e Male, le invasioni notturne nei suoi sogni di una misteriosa Voce, i terribili androidi richiamati da Karkon e il malefico Loris Sibilo Loredan, sindaco di Venezia. Dalla parte di Nina ci sono però gli amici fidati Cesco, Dodo, Fiore, Roxy e l’androide Max oltre ai preziosi regali arrivati da Xorax, a partire da un magnifico mazzo di Alchitarocchi, le magiche carte che si animano per scontrarsi in surreali e coinvolgenti battaglie. Dopo il viaggio nell’antico Egitto, raccontato nel secondo romanzo ( Nina e il mistero dell’Ottava Nota ), questa volta la piccola alchimista in gonnella deve affrontare un viaggio spazio-temporale nell’antica civiltà dei Maya, tra le rovine delle misteriose piramidi dove dovrà entrare in possesso del terzo arcano. Per salvare il pianeta di Xorax, la Sesta Luna dell’Universo Alchemico, e liberare i pensieri dei bambini, Nina deve però trovare quattro arcani. Quattro infatti saranno i libri della serie. Per i lettori di For Kids abbiamo incontrato l’autrice delle avventure di Nina che ci ha accolti con un lungo abito bianco in contrasto con i capelli nerissimi, mentre gli occhiali tempestati di strass facevano capolino sotto un grande cappello a punta… ovviamente da strega. Moony Witcher è nome con cui firma i suoi libri. Ma ci ha subito rivelato un segreto: Roberta Rizzo è, in realtà, il suo vero nome. Anche lei è veneziana come Nina, di giorno fa la giornalista mentre di notte nella sua casa magica con duecento piante, abitata da 12 gatti, due oche (Patato e Patata), una gallina (Pirofila) al lume di candela scrive i suoi libri. Come sono nate le avventure di Nina?La storia di Nina è nata una notte di Natale di tre anni fa. Nella mia casa di Venezia avevo attaccato al soffitto della camera dei bambini del mio compagno tante stelline fosforescenti: al buio l’effetto era di una notte stellata. Sdraiata nel lettone con loro e guardando quel cielo luminoso ho iniziato a raccontare: la storia di Nina che è nata quasi magicamente in quella notte. Le avventure di Nina sono fantastiche e magiche ma anche dense di concetti impegnativi eppure l’entusiasmo dei lettori non sembra essere spaventato da questo. Perché secondo te?Le storie di Nina possono essere lette a più livelli. Non c’è solo il mondo fantastico ma c’è anche la filosofia, la storia, la scienza, la matematica. Volutamente infatti si parla di alchimia e non di magia e Nina per sconfiggere il terribile Karkon deve fare dei sacrifici, deve studiare, impegnarsi. Nina è mossa dalla curiosità, dalla voglia di cercare e scoprire. La vita in fondo è questo: niente si ottiene magicamente ma solo impegnandosi a fondo. Credo, inoltre, che non bisogna comunicare ai bambini solo le cose che conoscono ma stimolare la loro curiosità, lanciare indizi che magari ora non sono in grado di comprendere ma che entrano a far parte di loro e vanno ad arricchire le potenzialità di ogni singolo bambino.Si parla spesso anche di filosofia nei tuoi libri.I filosofi sono come i bambini: guardano il mondo con incanto. In questa società dove ormai c’è ovunque disincanto la filosofia apre uno spiraglio, crea la possibilità di percorsi altri, libera la mente.L’amicizia è anche molto importante per Nina.Nina è una bambina forte, decisa e determinata ma non può farcela da sola. Lo stesso vale per tutti noi. L’amicizia è un elemento importante nella vita di ognuno di noi e nei bambini soprattutto.Quali sono le novità del terzo libro, Nina e la maledizione del serpente piumato? La cosa più entusiasmante, anche per me che l’ho scritto, è l’ingresso di dodici personaggi, gli Alchitarocchi, delle carte magiche che si animano e si trasformano in personaggi: per metà buoni e per metà cattivi.Stai lavorando al quarto libro?Ho appena finito di scrivere il quarto titolo della serie che sarà anche l’ultimo, ora sto rivedendo le bozze e nel 2005 i lettori di Nina potranno trovarlo in libreria. Nel frattempo sto lavorando a nuove storie. Questa volta il protagonista sarà un ragazzino.Delle avventure di Nina ci sarà anche un film? Il successo inatteso della serie ha spinto il produttore Pietro Valsecchi della Nova Film (il produttore di successi cinematografici e televisivi come Un borghese piccolo piccolo a Distretto di polizia, n.d.r.) a opzionare i diritti cinematografici del romanzo, così da questo inverno collaborerò alla stesura della sceneggiatura. È vietata la riproduzione, l’ intervista è concessa in esclusiva per il sito For KidsA cura di Lucia Dalla Cia24 settembre 2004.