Week end fuori porta Un anticipo di vacanza lo regala Pasqua, le scuole sono chiuse ed è così l’occasione per andare al mare, in montagna o per visitare alcune città d’arte con tutta la famiglia. Ma perché la gita non si trasformi in un appuntamento noioso per i bambini ecco qualche trucco con i consigli di Antonella Marchetti, docente di psicologia dello sviluppo cognitivo dell’Università Cattolica.Prepararsi e prepararli. Ogni visita ad una città dovrebbe essere organizzata accuratamente raccogliendo informazioni e curiosità da raccontare al bambino. E’ molto utile anticipargli cosa si andrà a vedere accendendo così la sua curiosità e facendolo sentire partecipe. Una storia per imparare. Tutte le informazioni devono essere calibrate sulle sue possibilità di comprensione: un quadro o un monumento possono diventare così i protagonisti di una storia attraverso la quale si racconta un periodo storico. Andiamo al museo? Fare esperimenti, usare la propria manualità e fantasia sono attività che affascinano i bambini a tutte le età. I musei dedicati alla scienza accendono l’attenzione, in maggior misura se è data la possibilità di sperimentare in prima persona le scoperte scientifiche e artistiche, come al Museo dei Ragazzi di Firenze o a La città della Scienza di Napoli. Per i piccolissimi (dai 3 anni), meglio orientarsi sui musei di storia naturale. Ma anche una mostra di quadri può diventare affascinante se ogni dipinto è lo spunto per un avvincente racconto. Quando è stanco non insistere. Ai primi segni di stanchezza o insofferenza: interrompere la visita. Insistendo si rischia di ottenere il rifiuto per quell’attività. Visitando una città è sempre consigliabile alternare momenti di visita a pause di gioco vero e proprio.Guide per piccoli viaggiatori. Libri divertenti che trasformano in racconto le informazioni e che i bambini possono portarsi con sé sono uno strumento prezioso. La collana Giramondo (Bohem Press, 8,50 €, dai 4 agli 8 anni), propone piccoli libretti illustrati con pagine che si aprono creando un effetto gioco-sorpresa. Dodici i titoli fino ad ora pubblicati dedicati, tra gli altri, a Roma, Praga, Londra, Madrid e Parigi. Freschissimi di stampa: Venezia e Atene. E’ pensata per i piccolissimi (dai 3 anni) la storia di Gaspare e Lisa al museo (Il Castoro, 6,90 €) mentre nella collana Visita la mia città, (Touring Junior, 10,33 €, dagli 8 anni) un grande personaggio della storia fa da guida d’eccezione: a New York è Fiorello La Guardia, a Roma Cicerone e a Parigi Molière. E durante il viaggio in macchina, come distrarlo?.«Ci sono tanti stratagemmi – spiega la psicologa Antonella Marchetti- che servono a distrarre il piccolo e che, allo stesso tempo, lo aiutano a sviluppare la sua percezione dello spazio e del mondo che lo circonda. Ad esempio lo si può invitare ad osservare le cose che lo circondano, a riconoscere oggetti lungo la strada, a dare un nome alle cose. Gli si possono raccontare fiabe o filastrocche o lo si può invitare a canticchiare con noi, ma può anche essere utile una cassetta di musica che il bimbo conosce oppure, se ci si vuole concentrare sulla guida, si può ricorrere ad una cassetta di fiabe sonore».Un’idea utile e divertente è anche il nuovissimo Librogioco proposto da DeAgostini. Scritto da Lodovica Cima ed illustrato da Cristina Raiconi Il gioco delle famiglia (dai 3 anni di età, 8,50 euro) si compone di una scatola con le carte per giocare e di un libretto con una storia semplice e divertente. L’orsetto Otto accompagna i bambini in una nuova avventura proprio per sconfiggere la noia di un lungo viaggio in auto. Otto e la sua amica Tina cercano fuori dal finestrino tutti quegli oggetti che possono essere raggruppati per famiglie: fiori, mezzi di trasporto, animali…Con le carte illustrate i bambini possono così creare e ricreare le diverse famiglie imparando a collegare e separare gli oggetti, scoprendo somiglianze e differenze.A cura di Laura Ogna2 aprile 2004.