LA LUNA DI LUCA
19 aprile 2004 di Redazione
LA LUNA DI LUCA Autore: Silvia Roncaglia
Editore: Edizioni San Paolo
Illustrazioni: Alessandra Cimatoribus
Anno: 2004
Collana: Parole per dirlo
Prezzo di copertina: €6,50 Da leggere insieme ai propri bambini
Età di lettura:

Cosa c’entra la luna con la nascita di un fratellino? “Mica è facile spiegare una cosa così”, ci dice Davide, il protagonista di questa storia; è lui infatti che deve affrontare e cercare di capire l’esperienza, tutta nuova, di “aspettare”, prima, e di “avere”, poi, un fratello o una sorella. Un’esperienza che tuttavia il bambino non vivrà come “subita”, ma in modo attivo, prendendone parte e anche collaborando, per esempio scegliendo lui il nome del fratello, Luca, nonostante i suoi genitori ne preferissero altri. Questa misteriosa attesa gli permette inoltre di conoscere meglio se stesso e la sua storia: di quando lui era “un piccolo girino” che nuotava nella pancia della mamma, quando ascoltava il tu- tun del suo cuore, tranquillizzante e con un gran ritmo, come la “musica del vicino di casa”. Un mondo meraviglioso e incredibile, la pancia della mamma, inizialmente così piccola e piatta, e poi tonda e tesa che la pelle sembra trasparente e sembra che “scoppi come un palloncino”, un mondo dove, in nove mesi, “pare succedano più trasformazioni di quelle di Mago Merlino nella gara di magia con Maga Magò”. Davide cerca di cogliere tutte queste trasformazioni, come può farlo un bambino di 5-6 anni, ma è molto attento anche a percepire come il mondo intorno a lui viva l’evento dell’attesa e della nascita di un nuovo cucciolo: così segue, con curiosità e un po’ di apprensione, l’evoluzione dell’umore della compagna di scuola che pensava di avere una sorellina, e se l’immaginava tutta dolce e carina, e invece poi scopre di avere due fratelli gemelli maschi, urlanti e grinzosi, che le rubano per gran parte del tempo i genitori e ne affievoliscono le forze fino a stremarli. Ma anche la mamma di Davide subisce misteriosi cambiamenti di umore: se all’inizio è dolce e disponibile con il primogenito, pronta a parlare con lui dell’attesa e a rassicurarlo su quanto accadrà, al termine della gravidanza è nervosa, affaticata e distratta. E tutto questo a Davide non sfugge, così come non sfugge che a parto avvenuto il fratellino, Luca richiede la quasi totale attenzione della mamma, mentre il legame con il papà si rinforza, aumentandone la complicità. Un libro da leggere insieme, genitori e figli primogeniti, scritto in prima persona in un linguaggio semplice ed immediato, con immagini a tutta pagina calde ed avvolgenti, che sottolineano con la scelta dei colori dominanti la sfera emozionale che di volta in volta cambia a seconda dei momenti di questa misteriosa “storia della vita”. A cura di Zirca Il libro si inserisce nella nuova collana realizzata dalle Edizioni San Paolo, quattro i titolo fino ad ora pubblicati oltre a La luna di Luca della brava Silvia Roncaglia, è uscitioIl mare del cielo di Cosetta Canotti una favola che parla della vita che comprende la morte. Non si può parlare ai bambini della morte soltanto – dice Mariateresa Zattoni, autrice di numerose pubblicazioni su tematiche psicopedagogiche – non si può nemmeno tacere la morte, perché sarebbe una grande bugia che loro rischierebbero di pagare cara. Nella nostra cultura si fa sempre più strada un simile inganno: e cioè si fa finta che la morte non ci sia.” Con la favola invece si può affrontare insieme l’argomento con delicatezza e con un linguaggio vicino alla sensibilità del piccolo. Mal di scuola di Giovanna Ramera affronta invece la difficoltà dell’andare a scuola del doversi confrontare con compagni che prendono in giro, con una maestra che fa differenze, con lezioni difficili da imparare. Ed infine Non è colpa tua! di Maria Adele Garavaglia è una storia raccontata dal punto di vista di un bambino sul tema della separazione dei genitori. «Ignorare una paura o un disagio – spiega Antonella Marchetti psicologa dell’Università Cattolica – non aiuta affatto i bambini che chiedono di essere presi sul serio dagli adulti, ed il silenzio non fa che alimentare la loro angoscia. Il racconto di una storia può invece aiutare ad introdurre l’argomento, a superare l’empasse e la difficoltà ad affrontare temi delicati sia per gli adulti che per i piccoli». A cura della redazione di For Kids

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