Paola Zannoner
9 maggio 2012 di Redazione
Paola Zannoner

PAOLA ZANNONER. La sua penna ci ha incantato con storie diverse e sempre molto intense. Da poco è uscito il suo ultimo romanzo VOGLIO FARE LA GIORNALISTA edito da De Agostini e che sarà presentato al Salone del Libro di Torino (venerdì 11 maggio, Bookstock Village, Laboratorio Autori alle 11,30). In anteprima le abbiamo fatto alcune domande in attesa d’incontrarla a Torino.

Come è nato il personaggio di MIA?

L’idea era quella di raccontare una serie di avventure ambientate nel nostro paese, realistiche e con i personaggi e le situazioni tipiche della vita e del costume italiano, dopo tante serie inglesi e americane e tanti racconti fantasy. Il personaggio di questa ragazzina curiosa e intraprendente, che osserva e descrive parenti e amici è piaciuta moltissimo non solo ai lettori italiani, ma anche all’estero. Il libro è stato tradotto infatti in quindici paesi, segno che non sempre è necessario americanizzarsi perché un romanzo sia internazionale.

La passione di Mia per la scrittura ha dato vita nel 2007 a Voglio fare la scrittrice, seguito poi da Voglio fare la giornalista. Entrambi i libri raccolgono anche tue esperienze?

Certamente. Il fatto che io sia una scrittrice, mi ha permesso di parlare con entusiasmo di un mestiere affascinante e di poter offrire consigli e suggerimenti tecnici e narratologici. Quanto alla giornalista, all’inizio della mia carriera ho svolto per diversi anni il mestiere di critico letterario e ho collaborato a varie riviste, sia letterarie che scolastiche. Ho quindi “masticato” un po’ il mestiere di giornalista.

Mia in Voglio fare la giornalista dice: “… a me pare che i giornalisti non siano affatto artisti, e neppure gli scrittori, tutto sommato.” Sei d’accordo con lei?

Sì, sono d’accordo. Il mestiere della scrittura è intellettuale, letterario, implica riflessione, documentazione, ricerca linguistica, informazione. E’ vero che si parla della narrativa anche come un’arte, per l’elemento di ispirazione e di ideazione, ma io credo che si possa definire “artista” chi lavora in campo appunto artistico, raffigurativo o illustrativo.

Dopo Torino hai in programma altri incontri per presentare il libro?

In questi mesi ho incontrato molti studenti un po’ in tutta Italia (Udine, Milano, Bergamo, Bari, Prato, Orvieto, etc.). Siamo alla fine della scuola e ho ancora qualche appuntamento, che segnalo nel mio blog: www.paolazannoner.wordpress.com. Quest’anno farò anche qualche presentazione estiva, per esempio il 12 luglio all’isola d’Elba. Ma in questo periodo dell’anno sto già preparando il calendario per il prossimo anno scolastico. Ricevo sempre molte richieste e cerco di essere presente soprattutto nelle scuole e nelle biblioteche che, pur con le risorse limitate, organizzano dei buoni progetti lettura. Credo che la mia forza e l’energia per continuare il mio lavoro con entusiasmo e serietà, mi venga dal grande affetto dei lettori.

A cura di Laura Ogna

Rating 3.00 di 5

Inserisci un commento

Info: Forkids - Cookie Policy - Privacy Policy
© FORKIDS testata registrata presso il Tribunale di Milano N° registrazione 468 del 11/07/2006