Libri per bambini e genitori | L’intervista ad Annalisa Strada

16 marzo 2012 di Redazione

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A BOLOGNA! In attesa della Fiera internazionale di Libro per ragazzi di Bologna Forkids.it ha fatto un’intervista molto speciale a 15 scrittori e illustratori per ragazzi: dieci domande, per tutti uguali, per scoprire le novità che porteranno alla Fiera del libro di Bologna, dove li potremo incontrare, cosa amano e cosa odiano di questo imperdibile appuntamento e alcune curiosità tra passato e futuro.

Ecco l’intervista ad Annalisa Strada

1. Quali novità porti a Bologna?

Chi passa dallo stand di Ape Junior (gruppo Salani) trova “La scala per la Luna”, collana Gli Scriccioli. E’ la storia di un folletto che semina sogni e, con i suoi aiutanti, porta Leonardo e Sofia in un viaggio attraverso le fiabe.
Allo stand DeAgostini si trovano invece due albi illustrati della collana Baby Doo (fascia 2 anni) dedicati all’amicizia e all’igiene personale.
Queste sono le novità in senso stretto, ma nello stand San Paolo si può vedere il terzo e ultimo titolo della collana “I Laboratori Scientifici Mastino Macchiavelli”, che si intitola “Piantala, Mastino!” e racconta di come lo scienziato, immobilizzato dalle sue due aiutanti (che non lo sopportano proprio più) adotti un picchio e per ritrovarlo inizi a… piantare. Anche questo titolo ha il patrocino del WWF ed è stato pubblicato lo scorso ottobre.
Da Panini ci sarà “Foreste” un testo uscito l’autunno scorso.
Mi spiace non ci sia in fiera lo stand delle Edizioni Paoline, altrimenti lì si sarebbe trovato “I love Olimpiadi”, un libro per pigri, scritto a quattro mani da me e da Gianluigi Spini (che è pure mio marito, sant’uomo!).

2. Dove ti si potrà incontrare?

L’unico appuntamento “pubblico” è alla Sala Borsa, alle 9.30 di mercoledì mattina, per la presentazione de “La scala per la luna”.

3. Cosa ti piace della Fiera del Libro di Bologna?

Mi piacciono tante cose: è una grande piazza dove incontro persone di cui leggo i libri e vedo le illustrazioni, è un momento per quattro chiacchiere con gli editori, è l’occasione per passeggiare tra i libri con i librai e i bibliotecari più lontani e anche per riabbracciare gli amici. Mi piace anche lo scambio fitto di idee. Adoro ficcanasare negli stand dei paesi asiatici e latino-americani.

4. Cosa proprio non ti piace?

Non mi piace che l’ingresso sia tanto difficile per gli insegnanti e i promotori della lettura. Per quanto capisco che si tratti essenzialmente di una fiera per la compra-vendita (preziosissima!) dei diritti, ma si potrebbe anche valorizzare il fatto che è l’unico momento di ritrovo nell’arco dell’intero anno: quando ricapita, a chi deve trasmettere il piacere di leggere, di poter avere una carrellata di novità e cataloghi così completa?

5. Cosa speri di vedere a Bologna?

Spero di vedere più prodotti “tipici”, che conservino in qualche modo l’impronta del paese che li produce: sono le vere novità, almeno per me.

6. Se non avessi fatto il mestiere che ha fatto? E dove saresti dal 19 al 22 marzo?

Che domanda difficile! Me la gioco con il carico: se non avessi sentito tanto forte l’attrazione per i libri, avrei fatto l’entomologo e dal 19 al 22 febbraio sarei stata nella foresta secca del Madagascar!

7. Il tuo primo ricordo di Bologna.

Sono andata a Bologna la prima volta nel 1990, solo per curiosare e ricordo di essere rimasta in contemplazione estatica degli stand dei paesi scandinavi.

8. Il tuo libro preferito di sempre incontrato a Bologna.

Difficile scegliere!

9. Il tuo sogno di felicità a Bologna?

Il mio sogno di felicità a Bologna sarebbe rimanere dopo la chiusura e rubare tutti i libri. Ok, non è molto onesto, ma è un sogno che mi piace.

10. Visto dalla Fiera il mondo è…?

E’ migliore: lì leggono tutti e ci credono, quindi non potrà che andare meglio.

A cura di Laura Ogna

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