Festivaletteratura Mantova 2011
29 luglio 2011 di Redazione
Festivaletteratura Mantova 2011

Festivaletteratura, dal 7 al 11 settembre, arriva alla quindicesima edizione e riparte dalla riscoperta della città, da luoghi storici mai toccati prima dalla manifestazione.

Tra i temi caldi la creatività in tutte le sue forme: letterarie, artistiche e musicali; la riappropriazione dello spazio urbano e l’attenzione all’ambiente; la memoria del nostro Paese, dai quaderni di scuola all’Unità d’Italia. E ancora attualità, con un focus sulla crisi nel mondo arabo; attenzione alle storie, siano esse biografie, romanzi  o graphic novel; scouting, con la proposta al pubblico di alcuni dei migliori scrittori under Quaranta.

I lettori che arriveranno a Mantova per condividere idee, libri, passioni, avranno a disposizione oltre quaranta luoghi “ufficiali” per poterlo fare: è un record per Festivaletteratura. E, nella scelta,  più che l’esibizione di un patrimonio storico-artistico c’è la voglia di mostrare tutte le opportunità, le situazioni, le problematiche, le risorse che lo spazio della città può offrire nel momento in cui si torna a viverlo secondo la sua autentica vocazione: quella di luogo della socialità e dell’incontro. L’accento si sposta dunque sulla partecipazione: se il pubblico al Festival è sempre stato più protagonista che spettatore, chiamato a costruirsi un percorso più che ad assistere, in questa edizione sarà chiamato anche a pratiche originali, ad un metodo alternativo per fruire e attivare spazi e incontri secondo logiche non  abituali o consolidate.

Sono molti, quest’anno, gli eventi del festival che nascono seguendo la storia di un palazzo, di un monumento o assecondando la funzione di un negozio o di un’area dedicata allo svago o, ancora, che restituiscono nuova vita a spazi abbandonati.

I luoghi e le storie

Il Castello di San Giorgio, sede di una della più severe carceri austriache durante il Risorgimento, nell’anno del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, è uno dei luoghi che  hanno maggiormente ispirato gli autori della manifestazione. Oltre a ospitare alcuni degli incontri letterari, il Castello racconterà il testamento umano e spirituale dei Martiri di Belfiore, raccolto nelle pagine del Confortatorio di Mons. Martini, attraverso l’adattamento in forma di lettura di Luca Scarlini. E ancora: la storia di Felice Orsini, futuro attentatore di Napoleone III, sarà rivissuta nell’antica prigione da un racconto  di Giancarlo De Cataldo.

Bosco Virgiliano, un parco-monumento realizzato raccogliendo tutte le specie vegetali ricordate da Virgilio nelle sue opere, è il punto di partenza che Giuseppe Barbera ha scelto per parlare del paesaggio agrario italiano.

Alcuni dei negozi del centro storico, attualmente sfitti o in abbandono, vivranno una nuova vita in qualità di “bottega” – quella di ri-tratto tenuta da Alessandro Sanna, Massimiliano Tappari e alcuni scrittori o quella per la creazione di abbecedari d’artista organizzata dal Dipartimento Educativo del MamBo. Non mancheranno nuove vetrine per esporre veri e propri “prodotti intellettuali” – i piccoli film fatti con carta e matita realizzati nei laboratori di Michel Ocelot .

I Giardini Valentini, una piccola area verde nascosta tra i palazzi della città, da semplice luogo di transito torna ad essere per il Festival uno spazio di scoperta e di divertimento per i ragazzi, ritornando alla propria originaria vocazione. Qui Claudio Madia terrà la sua scuola di clownerie, Dino Ticli i laboratori sui fossili, Anna Cerasoli farà appassionare alla matematica i ragazzi, gli operatori del Centro Archeologico del Forcello inizieranno i bambini alle tecniche di scavo e di recupero dei reperti. Segré, lo spettacolo Waterfront che insieme allo stesso Segré vedrà sul palco Patrizio Roversi.

L’unità d’Italia

Al di là degli eventi all’interno del luogo-simbolo del Castello di San Giorgio, la ricorrenza dei 150 anni dell’Unità ha stimolato Festivaletteratura a proporre numerose riflessioni sui temi dell’identità e la storia del nostro paese e insieme alcune riletture della letteratura risorgimentale o più in generale patriottica. Tra le prime vanno ricordate senz’altro il dialogo tra Giancarlo De Cataldo e Lucy Riall su eroi e traditori del nostro Risorgimento, il confronto su unità e disunità del nostro paese tra Ernesto Galli della Loggia e Aldo Schiavone, il discorso sull’identità italiana da Augusto ad oggi di Valerio Massimo Manfredi. Tra le seconde, lo spettacolo di Luca Scarlini, Lucia Pescador e Michele Andrei Confessioni di un’italiana tratto da Ippolito Nievo e il reading di Massimo Gramellini con l’accompagnamento della banda città di Mantova. Sull’idea del compimento della nazione attraverso la Costituzione vanno gli interventi di Michele Ainis e la “lettura comparata” tra Commedia dantesca e articoli della costituzione di Giuliano Turone accompagnato da un quartetto di sassofonisti.

Un nuovo canone di italianità sarà invece quello presentato in forma di test dalla scrittrice migrante Laila Wadia all’interno delle tracce. Le tracce – letteratura orale, idee, curiosità e altre sorprese di non più di mezz’ora proposte dal vivo in piazza Sordello e in streaming su internet – quest’anno si caratterizzeranno per una maggiore interazione con la multimedialità e, in fascia serale, per la durata più ampia e per le ulteriori opportunità a disposizione di chi seguirà gli incontri sul web.

Una felice connessione tra nuove tecnologie e partecipazione attiva da parte di tutti coloro che seguono il festival caratterizza altri progetti che Festivaletteratura proporrà in occasione della quindicesima edizione.

Narrativa

I già citati Koch, Larsson, D’Ors – di cui sarà proposta anche la riduzione teatrale di Roberto Abbiati de Lo stampatore Zollinger -, Teodorovici, Gospodinov, sono anche tra gli autori di narrativa europea più attesi al Festival. Insieme a loro segnaliamo lo spagnolo Ricardo Menéndez Salmón, lo svizzero Martin Suter, lo svedese Jonas Jonasson – che sarà impegnato in un inedito duetto con Giorgio Faletti -, l’inglese Robert Harris e soprattutto l’atteso ritorno di Howard Jacobson, recente vincitore del Booker Prize. Da Israele arriveranno invece Yirmi Pinkus, vignettista e disegnatore che ha conquistato la critica con il suo esordio narrativo, e Yehoshua Kenaz, considerato uno dei più autorevoli autori del proprio paese.

Spostandoci al Nordamerica, la scelta di Festivaletteratura cade una volta di più su autori giovani e stilisticamente innovativi. E’ il caso della ventiseienne Téa Obreht, nata nella ex-Jugoslavia e fresca vincitrice dell’Orange Prize; di Salvatore Scibona, inserito dal New Yorker tra i migliori venti autori under 40; di Christopher Moore, il cui stile richiama Steinbeck, Vonnegut e Douglas Adams insieme. Non meno interessanti Helen Humphreys, poetessa e narratrice canadese, e Geraldine Brooks, la scrittrice e giornalista di origini australiane due volte vincitrice del premio Pulitzer. Né va dimenticata, spostandosi dal Nord al Sudamerica, Marcela Serrano, la popolarissima autrice cilena, gradito ritorno a Festivaletteratura.

Italiani

La pattuglia dei narratori italiani si completa con Simonetta Agnello-Hornby, Giuseppina Torregrossa, Margaret Mazzantini, Erri De Luca. Accanto a questi autori ben noti al grande pubblico, vanno segnalati due  autori  “appartati”  di  straordinaria  levatura come Alessandro Spina e Gilberto Severini, le esordienti Viola Di Grado e Donatella Di Pietrantonio (“Le madri di carta” è il titolo dell’incontro che le vedrà protagoniste), Enrico Deaglio che si presenta come narratore, i giovani Christian Frascella e Vincenzo Latronico.

Scritture Giovani

E a proposito di giovani scrittori, cade proprio quest’anno il decimo anniversario di Scritture Giovani, il progetto che Festivaletteratura ha ideato e promosso insieme ad alcuni dei principali festival letterari europei per la promozione dei nuovi talenti letterari. Gli autori che soffieranno sulle dieci candeline di Scritture Giovani saranno Susanne Heinrich, Anna Lewis, Kallia Papadaki e Paolo Piccirillo.

Gli omaggi

Insieme alla scoperta degli autori emergenti, il Festival negli ultimi anni si è impegnato nella riproposta di classici o di scrittori dimenticati ma di grande valore letterario. Nel programma 2011 spicca l’omaggio a Virginia Woolf tenuto dalla nipote Angelica Garnett e da Ginevra Bompiani a cui si accompagnano la lezione su Walter Benjamin di Alessandro Baricco, il percorso tra alcuni dei più grandi libri della letteratura compiuto da Alain Finkielkraut, la lezione sulla Marchesa Colombi di Antonia Arslan e Riccardo Caporossi, e alle “letture vintage” dedicate a Riccardo Bacchelli, Francesco Jovine e Matilde Serao rispettivamente da Bruno Gambarotta, Chiara Valerio e Donatella Di Pietrantonio, da Giuseppina Torregrossa e Maurizio De Giovanni. Allo scrittore polacco Bruno Schulz è ispirato lo spettacolo di Francesco Cataluccio e Olek Mincer, ai “gran bugiardi” Pellegrino Artusi e Carlo Collodi quello di Fabio Picchi e Maria Cassi. Quasi un’orazione civile sarà quella di don Andrea Gallo ispirata ai testi di Antonio Gramsci e don Lorenzo Milani.

Tra gli omaggi poetici – oltre alla serie “la parola cui abbiamo creduto” che quest’anno celebra Edoardo Sanguineti, Rabindranath Tagore e Daria Menicanti – un rilievo particolare assume il ricordo di Attilio Bertolucci da parte dei figli Bernardo e Giuseppe, intervistati da Corrado Augias. Il programma di poesia, come sempre nutrito, comprende un focus sulla grande arte di Claudia Scandura con la partecipazione di Sergej Gandlevskij, Julij Gugolev, Timur Kibirov e Evgenij Solonovic; gli incontri con i poeti Franco Buffoni, Anna Maria Carpi, Maria Luisa Vezzali, Valentino Zeichen ed Emilio Zucchi; un dialogo a più voci coordinato da Daniele Piccini sul tema “è ancora possibile scrivere poesia?”.

Ricco di dediche ad autori scomparsi è il programma di Pagine Nascoste, la serie di documentari su libri e scrittori ormai parte integrante del programma del Festival. Quest’anno, tra i film presentati – oltre a quelli su Philip Dick e William Burroughs – va segnalato José e Pilar, il film su José Saramago che sarà presentato a Mantova da Pilar del Rio, moglie dello scrittore premio Nobel.

Per i più piccoli

Non meno ricco sarà poi  il programma di workshop dedicati all’immagine per adulti e bambini: insieme agli artisti già citati, saranno a Mantova Alessandro Sanna – eloquente il titolo del suo laboratorio “disegna come scrivi” -, Brunella Baldi, che realizzerà libri d’artista attraverso la tecnica della monotipia, e Fausto Gilberti, impegnato a friggere rock-star.

Oltre ai laboratori, ai suoi più piccoli frequentatori il Festival riserverà numerose occasioni per incontrare alcuni degli autori più amati: Silvia Roncaglia, Pierdomenico Baccalario, Guido Sgardoli, Janna Carioli, Luisa Mattia, Andrea Valente, Chiara Carminati, Bruno Tognolini. A Roberto Piumini sarà dedicata una retrospettiva-ragazzi: tre incontri per sottolineare alcune caratteristiche originali del suo lavoro in rapporto alla poesia e filastrocca, soprattutto per i più piccoli, la musica (attraverso un concerto per grandi e piccoli insieme alla scoperta del jazz) ed un incontro dedicato alla sua straordinaria capacità di creare storie e personaggi. Al pubblico degli adolescenti in particolare è indirizzato l’incontro di Federico Taddia con il navigatore solitario Alex Bellini. Stefano Bartezzaghi e Carlo Boccadoro ripropongono rinnovato nei giochi e nelle musiche.

Per vedere il programma completo, visitate il sito: www.festivaletteratura.it

Rating 3.00 di 5

Inserisci un commento

Info: Forkids - Cookie Policy - Privacy Policy
© FORKIDS testata registrata presso il Tribunale di Milano N° registrazione 468 del 11/07/2006