Autore: Bruno Tognolini
Editore: Fatatrac
Illustrazioni: Antonella Abbatiello
Anno: 2010
Collana: Albi d’Autore
Prezzo di copertina: €13,50
Età di lettura: Da 3 anni
In un’epoca in cui la complessità, la molteplicità e l’eccesso dominano, un libro all’insegna della semplicità e della leggerezza (di calviniana memoria): semplicità nelle parole, due righe per pagina, in rima, con un gioco di continui rimandi a elementi naturali e fondamentali della vita, a formare un cerchio che si chiude con la stessa lievità con cui si era aperto; e semplicità nelle immagini, a tutta pagina, create solo con poche pennellate di colori (non più di tre per pagina) e qualche singola linea a tratteggiare il contorno dei diversi protagonisti (una farfalla, un fiore, un foglia…).
Una deliziosa coccola serale per piccoli e grandi, una “ninna nanna del pensiero” che si abbandona alla dolcezza del sonno, dopo tanto vagare. Una nenia da sussurrare e bisbigliare lentamente ai propri figli prima del riposo notturno, per proteggerli e cullarli, tanto più apprezzabile e preziosa in un mondo spesso lacerato da urla e grida e pazze corse.
Bruno Tognolini, l’autore del testo, intervenendo ad un recente seminario, ha affermato di sentirsi come un calabrone, che secondo quanto scoperto dagli studiosi non potrebbe volare (per il rapporto tra peso del corpo e apertura delle ali), ma non essendone consapevole, vola comunque e a dispetto di ciò. In questo paradosso, in questo andare contro le regole e le aspettative stabilite (dal mercato, dalle tendenze editoriali, dalle catalogazioni, ecc.), ritrova e riconosce il suo modo di essere scrittore. Il suo ultimo libro ci pare un delicato esempio di tale sentire e collocarsi nel mondo della letteratura per l’infanzia attuale, un cammeo da non perdere per chi non teme di amare i calabroni.
Recensione a cura di ZIRCA.