VICHI DE MARCHI
15 ottobre 2010 di Redazione
VICHI DE MARCHI

Per molti anni ha lavorato come giornalista esperta di politica estera e ha scritto programmi Tv per Raisat ragazzi e diretto Atinù, il settimanale di informazione per i bambini. Poi ha deciso di raccontare ai bambini, attraverso dei romanzi, storie vere e reali come Le arance di Michele, epopea dei piccoli emigranti italiani all’inizio del Novecento o La mia vita tra i gorilla. Storia e storie di Dian Fossey (Editoriale Scienza). Nel 2008 ha dato vita alla collana Food Force Team, edita da Editoriale Scienza, dove in una serie di avventure e piccoli gialli racconta l’operato delle squadre di soccorso contro la fame nel mondo. Da tempo Vichi De Marchi è infatti portavoce per l’Italia del WFP (World Food Programme), un’agenzia delle Nazioni Unite.

«Credo profondamente – ci ha detto – nell’importanza di raccontare ai bambini e ragazzi cosa accade nel mondo, le difficoltà, i problemi ma anche che cosa stanno facendo le ONG, i Governi e cosa ciascuno di noi può fare. In Eroi contro la fame racconto cosa accade in un paese del terzo mondo, già devastato dalla guerra, dove la popolazione è in fuga da un’inondazione che ha distrutto i villaggi e dove superando non poche difficoltà arrivano i soccorsi che devono affrontare rischi, superare frustrazioni raggiungendo anche importanti successi. Emergenza cibo racconta invece, attraverso un thriller, l’importante lavoro di ricerca che va in parallelo a quello sul campo, accendendo così una luce sulle molte soluzioni adottate per combattere la malnutrizione.»

Gli ultimi dati presentati pochi giorni fa in occasione della Giornata Mondiale della Nutrizione il 16 ottobre, per la prima volta, segnano una flessione nel numero sempre drammaticamente alto di persone, donne, uomini e bambini che soffrono la fame. «Non sono più un miliardo e 23 milioni come era stato registrato nel 2009 ma siamo scesi a 925 milioni. Certo un segnale di flessione ma come dice Jacques Diouf, direttore generale della Fao, con un bambino che muore ogni sei secondi per problemi connessi con la sottoalimentazione, la fame rimane lo scandalo e la tragedia di più vaste proporzioni al mondo.»

Accanto ai bambini che muoiono di fame ve ne solo altrettanti che vedranno per sempre la loro vita segnata dalla mancanza di un’adeguata nutrizione nei primi anni di vita.

«Oggi – continua Vichi De Marchi – sono 200 milioni i bambini in ritardo di crescita e 130 milioni quelli sottopeso. La malnutrizione infantile è un gap che non si riesce più a colmare nella vita di una persona» prosegue Vichi De Marchi. «E’ un problema individuale ma anche sociale la malnutrizione infatti causa un minor rendimento della persona nello studio e nel lavoro. Combatterla è il primo passo per ridurre la povertà».

Quali sono le reazioni dei bambini dopo aver letto il libro e quando la incontrano a scuola?

Sono curiosi, hanno sete d’informazioni ma soprattutto non amano sentirsi inermi e così chiedono cosa possono fare loro e sono attivi in molte delle campagne che promuoviamo nelle scuole. Oggi ad esempio noi siamo il primo fornitore al mondo di pasti scolastici e diamo cibo a 20 miliardi di bambini in oltre 70 Paesi. Bambini che vengono mandati a scuola per poter ricevere almeno un pasto al giorno. Il risultato quindi è doppio: non solo quei bambini potranno mangiare almeno una volta al giorno ma potranno anche andare a scuola anziché andare a lavorare come spesso, in molti paesi sottosviluppati, sono costretti a fare pr la loro sopravvivenza.»

A cura di Laura Ogna.

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