David Almond, scrittore inglese per ragazzi, ha vinto una quantità infinita di premi internazionali, fra cui la Carnegie Medal con Skellig, il suo romanzo d’esordio, definito uno dei dieci libri per ragazzi più importanti degli ultimi settant’anni, e il prestigioso Whitbread Children’s Award. Da quando è uscito, una decina di anni fa, Skellig è stato venduto in oltre trenta Paesi e dal romanzo sono stati tratti un adattamento teatrale, un’opera e un film con Tim Roth nel ruolo di Skellig. Proprio l’anno scorso, a dieci anni dall’uscita del romanzo, Salani lo ha riproposto. Un romanzo universale che mescola più piani di lettura. Parla di diversità, del bisogno di trovare risorse anche fantastiche per affrontare un grande dolore. Parla di amicizia e di vita quotidiana. Ora, sempre Salani, pubblica l’ultimo lavoro di David Almond, Argilla che verrà presentato al festival della letteratura per ragazzi di Parma Minimondi dove Almond incontrerà i ragazzi in diversi appuntamenti.
In Argilla si ritrovano le stesse atmosfere di Skellig eppure qui lo sguardo sembra essere più cupo. Come è nato questo romanzo?
Il tema dell’argilla mi ero accorto ritornava spesso nei miei scritti, così avevo deciso di dargli un ruolo centrale ambientando la storia in una città che conosco molto bene, di cui ho respirato a lungo le atmosfere. Poi sicuramente sono stato influenzato dalle letture sul Golem che ho fatto negli ultimi periodi. Tutti questi elementi si sono intrecciati in una storia che racconta una fase particolare della vita di ciascuno di noi, l’adolescenza. Un’età in cui si esplorano le proprie possibilità, ci si fanno domande sul mondo e su di sé. In fondo scrivere è sempre un’esplorazione di infinite possibilità proprio come l’età dell’adolescenza. Sia quando si scrive, sia in questa fase particolare di crescita si cerca di creare un nuovo mondo.
Immaginava che il successo di Skellig avrebbe coinvolto bambini e adulti?
Skellig è stato il primo libro che ho scritto. Quando mi sono reso conto che ne stava uscendo una storia per ragazzi ne sono stato contento, mi sono sentito più libero e leggero. È un libro per me importante. Perché l’ho scritto partendo dalle mie emozioni e dai miei vissuti. Credo che scrivere sia anche un atto di coraggio. Con Skellig ho toccato tasti dolenti, ho corso un rischio emotivo. Ma credo che si debba osare quando si scrive. Il lettore, di qualunque età, poi si riconosce con più forza.
Nei suoi romanzi ci sono dei temi che ritornano in modo ricorrente, uno di questi è la diversità.
Sì, è vero, ci sono dei temi che ho il bisogno di affrontare ripetutamente, come se nello scrivere avessi la possibilità di indagarne le diverse pieghe e sfaccettature. Il tema della diversità nell’adolescenza credo in particolare sia centrale. A quell’età si pensa di essere diversi, si immagina che le proprie gioie ed i propri dolori siano qualcosa di unico che nessun altro in quelle misure ha mai provato. Proprio per questo gioie e dolori di questo periodo hanno un grande potere. Crescendo si comprende però che tutto non è così estremo, che anche gli altri provano emozioni e sentimenti simili. Crescere è sicuramente un processo di differenziazione dagli altri ma anche di comprensione che vi sono elementi di vicinanza e unità. Man mano che si procede in questa consapevolezza si cresce e, io credo, si diventa anche civilizzati comprendendo che non ci siamo solo noi con i nostri dolori e gioie.
DAVID ALMOND A MINIMONDI (Pr):
Argilla (Salani, 2010), il suo ultimo romanzo, è entrato nella rosa dei candidati per la Carnegie Medal. I luoghi e il clima che si respirano in questo nuovo libro di Almond sono quelli tipici delle sue opere precedenti. Definito da The Guardian “un romanzo tenebroso, che suscita riflessioni” è un altro libro potente e lirico, quasi speculare rispetto a Skellig, ma con un finale più positivo. Dal libro sono stati tratti un film trasmesso dalla BBC e un adattamento teatrale presentato al Fringe Festival di Edimburgo.
Calendario degli incontri con ragazzi da 11 anni:
Giovedì 25 febbraio, alle 10.00 a Parma, presso la Casa della Musica.
Venerdì 26 febbraio, alle 10.00 a Salsomaggiore Terme, presso il Palazzo dei Congressi.
Sabato 27 febbraio, alle ore 10.00 a Collecchio, presso il Teatro della Scuola Primaria “G. Verdi”.
Vai all’articolo dedicato al Festival Minimondi.
A cura di Laura Ogna