Fulvia Degl’Innocenti
15 ottobre 2009 di Laura Ogna
Fulvia Degl’Innocenti

È un vulcano. Difficile trovare una similitudine che meglio descriva Fulvia Degl’Innocenti, giornalista, scrittrice, mamma. Fulvia come un segugio è sempre a caccia di storie da ascoltare e da raccontare. Ed altrettante nascono nei suoi pensieri seguendo ogni volta fili diversi. Così dalla sua penna scaturiscono storie ora per piccoli lettori ora per adolescenti, ora per ragazzine ora per bambini. Lei stessa scrive: “Le storie sono la vita stessa che si reinventa, le storie sono di tutti, e sono dentro a ogni cosa.”

Come nascono storie diverse pensate anche per lettori di differenti età?

Tutti gli “umani” che ancora non sono diventati adulti mi affascinano, mi catturano, cerco il loro contatto, ho voglia di comunicare con loro. Di ascoltarli e poi di farmi ascoltare, attraverso le mie narrazioni. Così mi ritrovo a immaginare brevi storie destinate alla semplicità e all’incanto dei più piccoli, o grandi storie sulla complessità emotiva e gli interrogativi dei teen agers.

Raccontaci di “Io tu noi” pubblicato con San Paolo. Un libro pensato per i maschi, per accompagnarli nel periodo della pre-adolescenza.

Prima di questo libro era uscita la versione al femminile, Io come te. Una mia proposta all’editore (San Paolo) che nasceva spontanea dalla mia esperienza, ormai di 15 anni, come responsabile di una rubrica di lettere sul settimanale il Giornalino, una sorta di posta del cuore a cui scrivono soprattutto ragazzine. Il libro alterna racconti in prima persona seguiti da consigli e inviti alla  riflessione su amore, famiglia, scuola, aspetto fisico, amicizie… E’ stato invece l’editore  a chiedermi anche l’analogo maschile, stessa formula. E lì ho dovuto mettermi a “studiare”. Perché i maschi li conoscevo di meno, se non come spesso conflittuali interlocutori delle “mie” ragazzine. Mi sono immersa nel loro mondo, “annusandoli” per la strada, sugli autobus, spiando i loro blog, chiedendo ad amiche con figli. E credo che, come tutte le imprese che partono in salita, alla fine il risultato sia stato più che dignitoso.

E’ invece freschissimo di stampa “I capricci di Rosabella” pubblicato da Il Gioco di Leggere Edizioni. Una fiaba contro le convenzioni.

Mi sono accorta che tante mie storie hanno una radice comune: quella dell’identità. Cioè il desiderio che attraversa ogni uomo sin dall’infanzia. di essere sé stesso e di cercare per prove ed errori chi è è davvero e farsi poi accettare dagli altri. In questa fiaba al rovescio c’è una principessa bambina con il destino segnato: essere bella, elegante e andare in sposa a un re. Ma dentro Rosabella c’è altro, un’altra identità soffocata dalle aspettative, e la sua ribellione diventa un no gridato, una serie di capricci terribili, e poi una fame incontrollabile… Un grido che però viene ascoltato e che la porta al suo lieto fine, quando diventa una semplice giardiniera.

Come è nato invece “Un folletto in cucina” (Paoline Edizioni)?

Da un episodio familiare. Un saluto sofferto al papà (da cui sono separata) dei mie due bimbi. Non volevano lasciarlo andare e allora, come spesso mi è capitato con loro, ho cercato di dissolvere l’emozione negativa del momento portandoli nel regno della fiaba. Ho immaginato che potessero dare un po’ del loro affetto al papà perché lo portasse con lui nella città in cui vive, soffiandolo dentro un vasetto e chiuderlo stretto. E’ stata la prima di una serie di ricette per le emozioni che ho poi “consegnato” al mio folletto cuoco: oltre al vasetto d’affetto ci sono i sorrisini assortiti per scacciare la malinconia, la marmellata dolcisonni per chi non vuol dormire, il cioccolatino machiticrediessere contro i bulli e i prepotenti… Un giochino gustoso che i bambini potrebbero reinventare all’infinito…

C’è qualche nuova storia in arrivo per grandi o piccoli?

C’è sempre una nuova storia, anzi troppe. Bussano alla mia mente in continuazione… Peccato poi si debbano scrivere e proporle agli editori. Il che richiede molto tempo! Comunque a breve uscirà un altro libro per i piccolini, Tante coccole!,  per Piemme, un albo “marziano” in Francia, e in primavera un romanzo per giovani adulti a cui tengo moltissimo, che affronta un tema molto scottante, la tratta di ragazze dall’Europa dell’Est e che uscirà per l’Editore San Paolo.

Che cosa ti fa arrabbiare?

L’ingiustizia. E anche quando le cose non vanno proprio come dico io… Mi ci vorrebbe un cioccolatino machiticrediessere!

La tua più grande paura?

L’eventuale infelicità dei miei figli.

Il tratto principale del tuo carattere

Essere un vulcano di idee

Il tuo libro preferito di sempre?

Piccole donne

Cosa avresti fatto se non avessi fatto il mestiere di scrivere?

Il medico, oppure l’attore.

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