Autore: Marie-Aude Murail
Editore: Giunti
Illustrazioni:
Anno: 2008
Collana: Extra
Prezzo di copertina: €11,90
Età di lettura: dai 12 anni
Lo leggi d’un fiato. Trasportato prima in un piano che ha gli echi della fiaba classica: tre fratelli rimangono orfani. Il padre se ne è andato, un giorno all’improvviso. Ed ora è morta la madre. Si scopre in realtà che forse si è trattato di un drammatico suicidio. Sono rimasti soli: Simeon, un adolescente superdotto, Morgane, anche lei intelligente oltre la norma, e la piccola Venise.
Lentamente ma inesorabilmente il piano della realtà entra nella storia con sempre maggiore prepotenza. Rimasti soli i tre fratelli giurano di non separarsi mai, di opporsi a qualsiasi tentativo di dividerli che i servizi sociali stanno cercando di mettere in atto. Finiscono in un orfanatrofio ma hanno un piano: convincere il fratellastro maggiore, che il padre ha avuto da un precedente matrimonio e di cui hanno sentito una volta parlare, ad occuparsi di loro.
Scoprono in realtà di avere un fratello e una sorella. Barthèlemy è loro fratellastro di sangue mentre l’inappuntabile Josiane, sorella di Barthèlemy, in realtà adottata dal padre, è loro sorellastra.
L’incontro tra i fratelli porta a galla antichi nodi irrisolti, gelosie e dolori sepolti. Tornano alla luce non per soffocare il presente ma per trovare nell’oggi forse una nuova soluzione proprio grazie alla determinazione dei tre ragazzini.
Colpisce così la vacuità quasi surreale di Bart, gay dichiarato e dal cuore leggero come una farfalla. Eppure è lui che pur terrorizzato dal senso del dovere ad accompagnare a sostenere Simeon con straordinaria determinazione nella difficile lotta contro la leucemia che gli viene diagnosticata. Bart si scopre persona diversa accanto a quegli improbabili fratelli saltati fuori dal nulla. Lo stesso accade al superdotato Simeon che, anche grazie al sostegno di Bart, riesce a superare gli esami di maturità a pieni voti nonostante la sua giovanissima età e il dolore di studiare in un ospedale tra flebo e chemioterapie. Anche Morgane e, con le dovute proporzioni, la piccola Venise imparano molte cose di sé e del legame che le unisce agli altri.
Un libro senz’altro duro ma che regala una pennellata di luce nel finale. Un romanzo che gode di una bella scrittura cristallina, leggera, che non si tinge mai dei colori della tragedia pur affondando il coltello in temi che sono lacrime e dolore. Un romanzo che quando chiudi l’ultima pagina resta con te e ti accompagna nella tua giornata e nei tuoi pensieri.Insomma: un libro da non perdere.
L’autrice è ospite in questi giorni al Festivaletteratura di Mantova: www.festivaletteratura.it