Autore: Filippo Mittino
Editore: Pelledoca Editore
Illustrazioni:
Anno: 2024
Collana:
Prezzo di copertina: €10,00
Età di lettura: genitori, insegnanti, educatori
Paura: cinque lettere che racchiudono un caleidoscopio di colori. È un’ombra che attraversa le nostre vite, un’emozione potente che scuote la mente, la sfida, la rende viva, un po’ come fa l’amore. Ed è proprio di questa forza primordiale che ci parla Filippo Mittino, psicologo e psicoterapeuta, nel suo saggio Voci e ombre nel bosco. I sentieri della paura.
L’autore ci guida in un viaggio affascinante tra le pieghe di quest’emozione, intrecciando letteratura, psicoanalisi e riflessioni interiori.
L’obiettivo? Imparare a conoscere la paura, guardarla negli occhi, comprenderla e trasformarla in un’opportunità di crescita.
La paura è ovunque. Si manifesta nei momenti di sfida, nelle relazioni quando temiamo di non essere all’altezza, o quando celiamo le nostre fragilità perché non vogliamo mostrarci vulnerabili. Non è solo un sentimento isolato: la paura genera spesso una spirale di effetti negativi, che soffocano la collaborazione, riducono l’empatia e alimentano invidia e isolamento. Alla radice di tutto, però, c’è sempre lo stesso nemico: noi stessi.
Anche la letteratura ci aiuta a decifrare questa emozione universale. Nella fiaba di Italo Calvino su Giovannin senza paura, scopriamo che il vero luogo della paura non è fuori, ma dentro di noi. E lo stesso vale per Cappuccetto Rosso: il lupo cattivo, quel mostro che minaccia il bosco, rappresenta in realtà i nostri conflitti interiori e i timori legati alla crescita.
Ogni fase della vita è scandita dalla paura. Durante l’adolescenza, ad esempio, si affrontano nuove emozioni, il confronto con gli altri, il timore del fallimento. Ma la paura non è qualcosa da cui fuggire. Al contrario, è una tappa essenziale del cammino: accettarla significa abbracciare la complessità del diventare grandi.
Eppure, esistono rimedi per convivere con essa. Uno dei più potenti è la lettura che, quando vissuta in profondità, diventa una medicina per l’anima, un allenamento che ci insegna a incontrare i nostri “lupi cattivi” e a governarli. Non si tratta di eliminare la paura, ma di imparare a dialogarci, rendendola meno ingombrante e più comprensibile.
La paura, come ci ricorda il grande Simenon, ci accompagna sempre, in forme diverse, lungo il nostro percorso. Persino Dante, già nella sua Divina Commedia, si ritrova “nel mezzo del cammin di nostra vita” smarrito e impaurito in una selva oscura: è proprio in quella selva però che si nasconde la possibilità di rinascita.
La lettura, dunque, affrontata in modo profondo, non è solo un passatempo, ma una palestra per affrontare la paura: un viaggio che ci insegna a osservare le ombre del bosco senza fuggire, ma con coraggio e lucidità.
Dalle pieghe della psiche, ai passaggi letterari, fino all’intimo di noi stessi: sono le parole dei bambini quelle che toccano corde invisibili e commuovono, con il loro sguardo così sincero e spiazzante, su che cos’è questa emozione: la loro voce illumina i sentieri bui.
Luci, ombre, passo dopo passo: perché crescere, in fondo, significa imparare a gestire le paure e tornare a pensare a un futuro migliore, per riorganizzare la speranza.
Recensione di Elisa Tomassoni