L’intervista a Fulvia degl’innocenti
19 marzo 2012 di Redazione
L’intervista a Fulvia degl’innocenti

A BOLOGNA! In attesa della Fiera internazionale di Libro per ragazzi di Bologna Forkids.it ha fatto un’intervista molto speciale a 15 scrittori e illustratori per ragazzi: dieci domande, per tutti uguali, per scoprire le novità che porteranno alla Fiera del libro di Bologna, dove li potremo incontrare, cosa amano e cosa odiano di  questo imperdibile appuntamento e alcune curiosità tra passato e futuro.

Ecco l’intervista a Fulvia degl’Innocenti

1. Quali novità porti a Bologna?

Due albi. “Il cielo con un dito“, che con le illustrazioni di Alessandra Vitelli si era classificato al terzo posto al Premio Internazionale di Bordano nel 2010, e che esce nella collana “le pepite” di Raffaello editore: la campagna toscana, una bambina che ascolta i discorsi dei grandi ed escogita tutta una serie di tentativi per toccare il cielo, per poi scoprire un piccolo magico momento di pura felicità. E poi: “Io, Titanic“, edito da Il Gioco di leggere, il racconto in prima persona della celebre nave a cento anni dal naufragio. Con le intense e poetiche immagini di Sonia Maria Luce Possentini.

2. Dove ti si potrà incontrare?

Tutto concentrato mercoledì 21 marzi. Al mattino, 10,15 in sala Borsa, dove incontro i bambini delle scuole elementari, e alle 14,30 in Sala Intermezzo per la tavola rotonda Come si diventa scrittori per ragazzi.

Sempre il 21 marzo dalle 12 alle 13 sono allo stand del Gioco di leggere per “varare”  con un brindisi l’albo “Io, Titanic”.

E poi girerò come una trottola tra gli stand dei miei vari editori.

3. Cosa ti piace della Fiera del Libro di Bologna?

Mi piace incontrare per caso le tante persone con cui interagisco tutto l’anno per mail e per telefono, la dimensione umana di una community variegata ma unita dalla passione per la letteratura per ragazzi.

4. Cosa proprio non ti piace?

Tutti gli inviti a bersi un caffè insieme. Se dovessi accettarli tutti mi ritroverei con un’ulcera! Ovviamente  è una battuta, la fiera è così, imperdibile e caotica, e va presa com’è.

5. Cosa speri di vedere a Bologna?

Spero di gettare nuovi semi per relazioni umane e profonde.

6. Se non avessi fatto il mestiere che hai fatto dove saresti dal 19 al 22 marzo?

A celebrare la primavera regalandomi dei fiori.

7. Il tuo primo ricordo di Bologna?

Il viaggio in treno, con due colleghe giornaliste. Il senso di appartenzenza al mio editore di riferimento, l’idea che lo stand della San Paolo fosse un po’ anche casa mia.

8. il tuo libro preferito di sempre incontrato a Bologna?

A un evento organizzato dai piccoli editori due attori leggevano degli albi, uno per ogni editore, tra cui anche un brano del mio “Musici, giocolieri saltimbanchi, arriva il teatro di strada” (edizioni Corsare). Di Babalibri l’attore leggeva “Mangerei un bambino”, la piccola storia di un cucciolo di coccodrillo molto cocciuto. L’ho adorato, anche per l’interpretazione che ne veniva dato, e l’ho poi riletto tante volte ai miei figli e ad altri bambini, proprio come lo avevo ascoltato.

9. Il tuo sogno di felicità a Bologna?

Un riconoscimento per un mio libro, per la qualità della scrittura che ho saputo esprimere.

10. Visto dalla Fiera il mondo è…?

Un luogo dove tornare arricchiti.

A cura di Laura Ogna

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