Timbuktu
22 aprile 2011 di Redazione
Timbuktu

Ha il nome di un’antica città la nuovissima rivista per bambini che sfrutta le più recenti tecnologie. Timbuktu è la prima rivista digitale per bambini progettata per iPad, e racconta le storie più belle che passano sui giornali di tutto il mondo. L’applicazione è nata in Italia, ma parla in inglese. È stata fondata da Elena Favilli (Editor in Chief), che è anche una redattrice del Post, Francesca Cavallo (Creative Director), Olimpia Zagnoli (Art Director) e Julian Koschwitz (Interaction Art Director). Ed è stata realizzata grazie al finanziamento ottenuto con il premio Working Capital 2010 di Telecom Italia. È basata sugli standard open source dell’HTML5 ed è stata sviluppata in collaborazione con un gruppo di illustratori, designer, fotografi e scrittori di Milano, Berlino, San Francisco, New Delhi, Lisbona e Barcellona.

La rivista digitale si basa su illustrazioni e contenuti educativi in lingua inglese. Spiega Elena Favilli, a capo del progetto: «Volevamo fare una rivista digitale dove i bambini potessero trovare il meglio della ricerca sull’immagine per bambini e il meglio delle potenzialità di interazione offerte dall’iPad. E volevamo farne un posto in cui potessero coltivare la loro curiosità e la loro incredibile forza». La tecnologia è pertanto alla base del formato e della comunicazione scelti, basando il tutto su standard open source e sull’HTML5.

Altre buone notizie? Timbuktu è gratis. E a prescindere dal pubblico a cui è rivolto restituisce fiducia nella possibilità di fare cose belle, intelligenti, pensate. Ed è divertente da sfogliare anche se non siete più bambini.

Olimpia Zagnoli, Art Director Timbuktu, spiega che l’idea sia nata dalla volontà di creare qualcosa di diverso per i bambini, uscendo dagli standard tradizionali con cui si comunica con questo particolare tipo di pubblico.

www.timbuktu.me

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