Autore: Francesco D'Adamo
Editore: De Agostini
Illustrazioni:
Anno: 2009
Collana:
Prezzo di copertina: €9,90
Età di lettura: dagli 11 anni
Ancora una volta Francesco D’Adamo non si smentisce e ci regala un’altra storia vera con la sua prosa precisa, densa, senza inutili decori. Una storia, purtroppo, di drammatica attualità. Otto anni fa Francesco D’Adamo ha pubblicato il suo terzo romanzo, Storia di Iqbal, diventato un vero e proprio caso letterario pluripremiato che racconta la storia del ragazzino diventato il simbolo della lotta al lavoro minorile. Oggi la sua penna dà voce ad un’altra infanzia ferita. Ismael è un ragazzino che perde la sua giovinezza in una notte. Ismael ha imparato l’arte di pescare lungo le coste del Nord Africa dal padre che però proprio quel mare si è portato via con i marosi di una tempesta. Da tempo pescare è diventato sempre più difficile e bisogna andare più lontano perché una gigantesca fabbrica avvelena le acque. Senza più il padre e senza il pesce da pescare ad Ismael non resta altro che abbandonare tutto ciò che gli è caro per intraprendere un viaggio disperato alla ricerca di fortuna dall’altra parte del mare verso la tanto vagheggiata “Talia”. Parte alla ricerca di fortuna per sé, per la madre e le due sorelline. Parte solo. Parte bambino poi una notte, in quella notte, tutto cambia. La notte è quella del terribile viaggio nell’immensità del mare che divide l’Africa dall’Italia. Quanto posso durare le tenebre? Qualcuno sa cos’è l’orrore della tempesta? E il dolore che prova un naufrago nella bufera? Ismael sarà l’unico sopravvissuto di quel viaggio dentro l’inferno. Ma la vagheggiata “Talia” sarà un frutto che non avrà l’opportunità di cogliere e vivere. Per lui l’Italia sarà un Centro di accoglienza e nulla più che lo respinge e lo rimanda da dove è partito con le mani vuote e molte ferite in più nel corpo e nell’anima.
Storia di Ismael che ha attraversato il mare è un romanzo che affonda le sue radici nella cronaca più vergognosa del nostro oggi, che racconta come iniziano quei viaggi di speranza. Quanto lontano iniziano.
Bravissimo! Sei arrivato al terzo indizio!
Conosci la storia di Iqbal Masih, il ragazzo pakistano di 12 anni diventato in tutto il mondo il simbolo della lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile? Iqbal era costretto a lavorare in una fabbrica di tappeti dall’alba al tramonto, incatenato al telaio, in condizioni disumane. Ma Iqbal ha trovato la forza di ribellarsi e di far arrestare il suo padrone denunciando la “mafia dei tappeti” e contribuendo a far liberare centinaia di altri bambini schiavi.
C’è uno scrittore, si chiama Francesco D’Adamo, che in un bel libro ha raccontato la Storia di Iqbal, clicca sul suo nome arriverai ad una sua intervista e lì, troverai il nuovo indizio.