Isabel Allende
1 aprile 2006 di Redazione
Isabel Allende

ISABEL ALLENDE E’ una delle scrittrici più conosciute e amate del mondo. Ha iniziato a scrivere nel 1982 con La casa degli spiriti, diventato un best seller internazionale e poi un film con attori d’eccezione. Negli ultimi anni si è cimentata anche con la letteratura per ragazzi con un’appassionante trilogia che ha per protagonisti due ragazzini, Alex e Nadia. Recentemente ha pubblicato Zorro, un romanzo di cappa e spada che mescola storia e fantasia. «Nell’agosto del 2003» ha raccontato Isabel Allende all’incontro con i suoi lettori tenutosi a Milano allo Spazio Krizia «sono stata contattata dalla famiglia che nel 1919 aveva creato questo personaggio di fantasia. Mi dissero che di Zorro era stato realizzato tutto: film, telefilm, fumetti ed ogni genere di gadget ma non era mai stata creata un’opera letteraria. All’inizio mi sono offesa, poi mi sono lasciata affascinare dal personaggio, che è un po’ una sorta di uomo ideale: affascinante, misterioso, romantico e che si batte per la giustizia. Mi è stata lasciata totale libertà e poiché su Zorro era stato scritto già di tutto, per fare qualcosa di originale, ho scelto di raccontare l’uomo prima che diventasse il noto personaggio. Ho indagato sull’epoca, che è quella degli inizi dell’Ottocento, un periodo di piena espansione delle idee della rivoluzione francese ed è anche il tempo dei pirati e di Napoleone. Insomma un periodo storico ricco e intenso. Ho fatto una lunga investigazione storica e poi ho amalgamato il tutto e in tre mesi è nato il romanzo». Isabell Allende è venuta in Italia per festeggiare l’uscita in cofanetto delle trilogia dedicata ai ragazzi, iniziata con La città delle bestie e conclusasi l’anno scorso con La foresta dei pigmei. Tre fantasy molto particolari ambientati in Amazzonia, nell’Himalaya e nell’Africa Nera. Ciascuno di questi luoghi è minacciato nella sua sopravvivenza. Così, anche in questi romanzi per un pubblico più giovane, ci troviamo i temi da sempre cari all’Allende: il realismo magico, la dimensione spirituale e i grandi ideali di giustizia. Dopo aver creato memorabili personaggi amati dalle lettrici ora si è cimentata con un pubblico di lettori molto diverso. «Ho tre nipoti – racconta – e fin da quando erano piccoli ho raccontato loro delle storie e avevo promesso che un giorno avrei scritto un libro per loro. Così è nata la Città delle bestie, il primo romanzo della trilogia che ha per protagonisti Alex e Nadia. Ma ora che i miei nipoti sono cresciuti non credo continuerò a scrivere libri per ragazzi». Affrontando un nuovo pubblico l’Allende si è dovuta confrontare anche con i timori, i desideri dei giovani lettori trovandosi di fronte all’evidenza che le paure dei ragazzi di ieri non solo le stesse di quelli di oggi. «La mia generazione è cresciuta con la paura della bomba atomica e di un disastro planetario. I giovani di oggi sono molto preoccupati per la natura, per distruzione del pianeta e per la guerra. E questi sono i temi dei tre libri. È anche vero che questa è una generazione molto informata, credo che questo li prepari quando dovranno prendere in carico la distruzione che stiamo lasciando loro del mondo». Quanto contano il realismo magico e la fantasia nella sua vita e nella sua scrittura? Ci sono elementi magici nell’infanzia ma anche nella vita di noi adulti. Non potremmo vivere senza sogni, senza immaginazione. È questo che ci fa uscire dalle difficoltà della vita. Però c’è una differenza tra la fantasia ed il realismo magico. Nella fantasia non c’è una base reale. Nel realismo magico c’è una spiegazione razionale. Con questa possibilità del realismo magico, credo che abbiamo un buon strumento per creare e immaginare un mondo migliore. Quanto conta la memoria nella sua scrittura? La memoria è molto fragile, ci tradisce di continuo. È molto difficile tracciare una linea tra ciò che ricordiamo e ciò che crediamo di ricordare. La memoria è un fatto molto personale. Della mia vita ricordo i momenti più luminosi e più bui, ma tutti i grigi li ho dimenticati. Così da esule ed emigrante la mia vita l’ho reinventata tante volte, trasformandolo in un racconto epico. A cura di Laura Ogna aprile 2006 FOR KIDS Tutti i diritti riservati

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