Nessuno le ha mai viste. Eppure in molti hanno letto le avventure nate dalle loro penne. I giovani appassionati delle vicende di Salamandra Daremouse ed i suoi amici di Ibridria le conoscono con il nome di Jenny Haniver. Me le Jenny in realtà sono due. Dietro a quel nome battono, infatti, due cuori e lavorano quattro mani. Sono quelle di Alessandra Montrucchio e Cristina Virone. Scrittrici e non solo. Alessandra scrive anche libri per adulti come “Ondate di calore” (Marsilio 1996); “Cardiofitness” (Marsilio 1998) e “Macchie rosse” (Marsilio 2001); un quarto libro uscirà a inizio ottobre. Alessandra è anche lettrice di manoscritti, editor e traduttrice. Cristina invece è giornalista e copy writer. Insieme sono una fucina mirabolante di idee. Dalla loro fantasia è nato un pianeta molto simile alla Terra, ma dove i cinque continenti si chiamano: Mammifeania, Squamia, Avisia, Insettica e infine Batterica. Il continente più potente è Squamia, le cui due regioni principali sono Anfibia e Rettilandia. “Ma esiste anche un continente segreto, che i bambini credono leggenda e di cui gli adulti tacciono la vergognosa realtà: l’Ibridia, una grande isola sperduta nell’oceano.” Qui vivono gli ibridi, cioè gli incroci che nascono da genitori di specie diverse. ”I più intransigenti li chiamano “gli immondi”, quasi tutti li definiscono “gli impuri”. Poiché gli incroci, in questo mondo, sono una grave colpa. E ancora. ”È qui che gli errori di natura vengono confinati e isolati, è qui che si insegna ai bambini ibridi la vergogna di essere nati, è qui che i puri tentano di nascondere la diversità.Ed è qui che vivono nel Solotrofio, l’orfanatrofio dei Soli, Salamandra Daremouse, l’aspetto e i colori di una salamandra e gli occhi vispi e la pelliccia di un topolino ed i suoi amici Doggy Bird, Pandora Gru e Leo Eagle, un leone incrociato con un’aquila. La prima avventura dei quattro amici è stata pubblicata lo scorso anno da Feltrinelli nella collana Il gatto nero, IO SONO SALAMANDRA. Si trattava solo della prima puntata di una saga che prevede ben cinque libri. Il secondo è appena stato presentato a Bologna in occasione della Fiera del Libro per Ragazzi, il titolo annuncia già un’ampliarsi delle avventure: SALAMADRA DAREMOUSE IN FUGA DALL’IBRIDIA.Come è scrivere a quattro mani?È come potenziarsi, avere il doppio delle possibilità e soprattutto è divertirsi un sacco. Due teste che lavorano è meglio di una. E in questa saga ci sono due teste, due cuori e quattro mani che cercano di portare il meglio di sé.Come è nata l’idea della storia?L’idea di un mondo dove le razze si possono mescolare è nata ad Alessandra. Ma si trattava di un’idea molto grezza poi parlandone, confrontandoci il progetto si è via via affinato, fatto più preciso, i personaggi e i caratteri si sono messi a fuoco, il mondo di Salamandra si è definito sempre più e la storia ci è come esplosa fra le mani, le cose da dire e da fare erano talmente tante che un libro a quel punto non bastava più. È nato così il progetto di una saga che si concluderà al quinto libro.Come procedete nel lavoro?Prima di scrivere c’è un grosso lavoro a tavolino sulla trama e i personaggi poi ognuna di noi butta giù un capitolo diverso della storia e quindi ci troviamo e ci confrontiamo sul lavoro fatto. Per la scrittura del primo libro abbiamo dovuto calibrare le diverse penne per creare un tutto omogeneo ed equilibrato. Ma già con la seconda avventura per tutte e due è stato quasi istintivo calarci nel linguaggio di Salamandra e in quell’immaginario.Quali sono le fonti da cui nascono personaggi così fantastici e spassosi come Salamadra Daremouse, Pandora Gru, Madama Battipanni, ecc.?Le fonti indubbiamente sono il mondo di Disney rivisto in modo personale e ironico, in cui si mescolano le passioni e i gusti di ciascuna di noi due. Nel secondo libro, ad esempio, entra in scena un’oca che si chiama Conrad e un lupo che si chiama Jack e si rifà a Jack London, echi di reciproche passioni letterarie.Cosa accade nel secondo libro?L’orizzonte di azione dei nostri protagonisti si allarga, lasciano la capitale di Ibridia, MixTown. Hanno il coraggio di fuggire e per loro si apre un mondo nuovo con un crescendo di scoperte e di avventure. Visitano paesi diversi e vivono avventure più da grandi.Quali sono stati i libri e le storie che da piccole vi hanno influenzato?Per Cristina sono stati i grandi classici, da Jules Verne, a Jack London fino ai tre Moschettieri ma entrambe siamo crescite a pane e “fiabe sonore” da lì nasce il nostro gusto per la narrazione ma anche il senso del ritmo, della magia del racconto a cui abbiamo aggiunto un pizzico di umorismo.State già lavorando al seguito della saga?Stiamo scrivendo il terzo libro che dovrebbe uscire all’inizio dell’anno prossimo. Non sveliamo nulla, salvo che le avventure si faranno ancora più mirabolanti.A cura di Laura Ogna1° maggio 2005FOR KIDSTutti i diritti riservati.